Pieni di debiti per pagare le bollette: forse non abbiamo capito a cosa stiamo andando incontro

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Questo autunno bisogna ridurre i consumi: aumenti fino al 300% in bolletta per luce e gas. In Italia molti saranno costretti a indebitasi per pagare le bollette.

A causa delle tensioni con la Russia e il conseguente aumento del prezzo del gas, l’Arera (l’Autorità di regolazione per l’energia di reti e ambiente) teme che il prossimo anno, senza un tetto minimo dei prezzi, sarà molto difficile sia per le famiglie sia per le imprese.

Le tensioni con la Russia e i blocchi di Gazprom al Nord Stream insime alle minacce di prossimi rialzi del 60%, fanno salire le quotazioni sul mercato, portando con sé anche gli altri beni energetici.

Sempre più care diventano le bollette. Alcune imprese segnalano aumenti fino al 300% in più rispetto allo scorso anno, tenendo in considerazione già l’inizio dei primi aumenti.

Già dal prossimo autunno e sopratutto in inverno, la situazione rischia di diventare insostenibile. In un intervista a Il Corriere della Sera il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, sostiene e dichiara che la situazione di per sè già difficile, rischia di diventare ancor più complessa per imprese e famiglie.

Anche le aziende risentono degli aumenti

Per il prossimo ottobre sono previsti rincari di luce e gas di un ulteriore 100%, con il conseguente e inevitabile raddoppiamento dei costi. Le aziende e le attività che già di per sè hanno bisogno di più energia, come centri sportivi, bar, ristoranti e i settori industriali, con particolare riferimento a i produttori di carta, vetro e ceramica, sono anche quelle che stanno anando incontro ad aumenti incredibili già nell’immediato.

L’imprenditore del gruppo Sandra, Fausto Ferretti, dichiara che a settembre si arriverà a 400 euro al megawattora, contro i 70 di gennaio 2021.

Anche Francesco Gatti, albergatore del centro di Roma, ha dichiarato che dal luglio 2021 ad oggi, il costo della bolletta, per lui, sarebbe aumentato da 120 mila euro a 190 mila, quindi pagherebbe almeno 60-70 mila euro in più all’anno solo per l’energia elettrica.

Tali aumenti, inevitabilmente si ripercuoteranno sul costo di prodotti e servizi finali. Il primo grande rischio è che alzandosi troppo il prezzo, molti cliente sarebbero “costretti” ad allontanarsi. Allo stato attuale, molti albergatori dichiarano la loro difficoltà a coprire le spese e tanti tra loro parlano di un aumento del 30% che dovrebbe affrontare chi volesse prenotare una stanza in un albergo. Il 13,4 % in più rispetto allo scorso anno, durante il quale si è registrato un aumento del 16,6%.

Bisogna mettere un tetto al prezzo del gas

 

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Tra i vari aumenti, quello che preoccupa maggiormente l’Arera, è il gas. Se si pensa che il costo del metano è salito sopra i 2 euro, mentre sempre fino allo scorso anno costava alle industrie solo qualche decina di centesimi al metro cubo, si possono comprendere le parole di Besseghini, secondo il quale, con questo costante aumento dei prezzi, i costi dell’energia  diverranno insostenibili per diversi settori dell’economia e per le famiglie a meno che non intervenga l’UE.

Chiusure e aumento morosità

Tra instabilità politica, la corsa alle elezioni del 25 settembre ed aumento dei prezzi, molti imprenditori temono la chiusura. Per Besseghini, il rischio maggiore, data l’attuale situazione, sarà l’aumento della morosità, di conseguenza, ritiene che un modo per ridurre la centralità del gas sia ridurne i consumi. Anche se l’allarme dato dai cittadini e le imprese, fa intedere che il solo modo per contenere la situazione, sia spingere per un tetto massimo al prezzo del gas, entro i 100 megawattora, cosa che ha fatto anche il governo Draghi durante gli scorsi mesi.

Per quanto riguarda la tassa al 25% sugli extraprofitti delle società energetiche, voluta dal presidente del Consiglio Mario Draghi, Besseghini tenta di titrarne le prime stime dichiarando che i primi arrivi di denaro, che entreranno nelle casse dello stato, ci saranno a metà settembre e saranno intorno al miliardo di euro.

Al momento, secondo l’Autorità, la situazione di chi non riesce a pagare è ancora sotto controllo grazie anche al bonus sociale, che si è dimostrato uno strumento utile per molte famiglie, ma bisogna anticiparsi e pensare a un nuovo piano per contenere i nuovi aumenti.