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TFR anticipato, chi può richiederlo e quali devono essere le motivazioni

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È possibile richiedere il TFR anticipato? Se sì, chi può richiederlo? E quali devono essere le motivazioni?

Spesso, chi ha urgente bisogno di liquidità, pensa a fare domanda di trattamento di fine rapporto anticipato. Tuttavia, ottenere il TFR anticipatamente implica soddisfare alcuni importanti requisiti. Scopriamoli insieme.

Cos’è il TFR e il TFR anticipato

Il trattamento di fine rapporto, quello che comunemente viene sintetizzato con l’acronimo TFR, è una prestazione economica che spetta al lavoratore dipendente alla fine di un rapporto di lavoro, per qualsiasi motivo (licenziamento, dimissioni, o raggiungimento dell’età della pensione). Dunque, mediante l’anticipo del trattamento di fine rapporto, il lavoratore dipendente può ottenere subito una parte della cosiddetta liquidazione fino a quel momento maturata in azienda

TFR anticipato: chi può richiederlo?

Innanzitutto, va specificato che il TFR anticipato spetta esclusivamente ai lavoratori del settore privato e non può essere concesso prima degli 8 anni di servizio presso la stessa azienda. Infine, ad influenzare la concessione del trattamento di fine rapporto anticipato, ci sono le motivazioni. Dunque, chi ha urgente bisogno di una somma di denaro deve anzitutto assicurarsi di soddisfare i requisiti necessari.

TFR anticipato: quali devono essere le motivazioni?

Come abbiamo anticipato, esistono precise motivazioni per cui è possibile richiedere il trattamento di fine rapporto anticipato. Infatti, il lavoratore ha il diritto al TFR anticipato se deve:

  • Sostenere eventuali spese sanitarie rilevanti (terapie ed interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche).
  • Provvedere all’acquisto della prima casa per sé o per i figli (documentato con atto notarile).
  • Sostenere spese dovute a congedi parentali o alla formazione del lavoratore.
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Come chiedere l’anticipo del TFR

Il lavoratore in possesso di tutti i requisiti necessari può richiedere l’anticipo del trattamento di fine rapporto attraverso una domanda scritta, accompagnata da una copia del documento di identità in corso di validità e dai documenti che attestino le specifiche condizioni. La domanda va presentata al proprio datore di lavoro.  Va detto che, da parte sua, l’azienda è chiamata a soddisfare annualmente le richieste entro il limite del 10% dei richiedenti aventi diritto, e comunque del 4% del numero totale di dipendenti. Inoltre, ricordiamo che non è possibile richiedere la cifra totale del TFR ma solo fino ad un massimo del 70% dell’importo maturato.

TFR: ecco come si calcola

Il calcolo del trattamento del trattamento di fine rapporto non è estremamente complicato. Difatti, per conoscere l’importo del TFR maturato basta effettuare un semplice calcolo. Occorre sommare la retribuzione annua lorda divisa per 13.5. Tale montante va poi aggiornato annualmente per “indice di rivalutazione” stabilito in misura pari al 75% dell’inflazione più 1,5% fisso.