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Spesa, controlla lo scontrino: almeno 4 alimenti costano quasi il doppio

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Se hai la buona abitudine di controllare lo scontrino dopo aver fatto la spesa di generi alimentari, avrai certamente notato il vertiginoso aumento dei prezzi. Acquistare beni di prima necessità è sempre più oneroso, ma ci sono almeno 4 alimenti che costano quasi il doppio. Ecco quali

Vivere al giorno d’oggi ha un prezzo sempre più alto. Olio, pasta, pane, carne, pesce, frutta e verdura costano sempre di più. Ma tra i beni al consumo ce ne sono almeno quattro il cui prezzo è schizzato alle stelle. Scopriamoli insieme.

I prodotti che sono schizzati alle stelle

Tra i settori maggiormente colpiti dal fenomeno inflazionistico, c’è quello agroalimentare. I prodotti alimentari hanno subito forti rincari.  Tutto, dall’olio alla farina, costa di più. Vediamo quali sono i quattro alimenti che hanno visto il loro prezzo raddoppiare.

Olio di semi di girasole

Il primo gradino del podio per il rincaro dei prezzi, spetta senza ombra di dubbio, all’olio di semi di girasole. A causa di diverse concause è diventata una delle materie prime più difficili da reperire e, quindi, incredibilmente costosa.

Cereali

La crisi globale ha portato alle stelle anche il prezzo dei cereali, in particola modo, quelli del mais che nelle ultime settimane hanno toccato vette mai raggiunte in precedenza. Aumenti tanto consistenti che di conseguenza hanno influenzato il costo di tutti i prodotti legati al mais, come pane e pasta.

Acqua frizzante

Anche il settore dell’acqua gassata è stata gravemente colpita dalla crisi energetica che stiamo attraversando. Gli appassionati di acqua con le bollicine hanno visto raddoppiare il prezzo e, pare che presto, nuovi rincari si aggiungeranno a quelli già presenti. Ulteriori spese che andranno, inevitabilmente, a pesare nel carrello della spesa e sulle tasche degli italiani, primi in Europa per consumo di acqua in bottiglia.

Pesce italiano

Altro settore, stessa situazione. Il caro prezzi colpisce anche le pescherie, anzi l’intero settore ittico, che appare in seria difficoltà. L’aumento dei prezzi dei carburanti, la crisi idrica e la siccità, ha messo a dura prova soprattutto i pescatori italiani. I banconi delle pescherie sono sempre più vuoti ed a scarseggiare è non è solo il pesce importato ma in particolare il pescato italiano.

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Caro prezzi: cosa ci aspetta in futuro?

Purtroppo, pare che il peggio debba ancora venire. Secondo gli esperti, infatti, possiamo aspettarci ulteriori rincari nell’ordine del 5 – 15% rispetto a quelli già visti sinora. Una soluzione che suggeriscono è puntare sul made in Italy. Comprare italiano sembra decisamente il modo per provare ad uscire da questa complicata situazione. Dunque, ora più che mai compriamo italiano e diamo sostegno alle nostre aziende permettendo loro di sopravvivere.