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Come mettersi in regola con i camini a legna e superare i controlli

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Per riscaldarsi d’inverno in genere nelle case degli italiani è presente la stufa a pellet oppure il condizionatore a pompa di calore. 

Ma ci sono pure ancora tante abitazioni dove c’è il focolare per riscaldarsi con la legna da ardere. Come sapere se è in regola? Chi li fa i controlli? Scopriamolo.

Come sapere se il nostro camino è in regola, non è per niente facile

Per l’uso del camino aperto al pari degli altri sistemi di riscaldamento, sono necessari degli opportuni controlli. Prima dell’arrivo della stagione fredda. Così come, se necessari, occorrerà programmare pure degli interventi di manutenzione. Vediamo allora cosa si deve controllare prima di accendere il camino aperto. Ed anche chi è chiamato in quanto competente ad effettuare questi controlli.

Nel dettaglio, i rischi principali legati all’uso di un camino aperto sono due. Ovverosia il rischio di incendio. E quello relativo a possibili intossicazioni da fumo. Di conseguenza, l’esperto chiamato al controllo periodico del caminetto è quella figura identificata con il nome di spazzacamino.

Che è anche un fumista ed un esperto di termotecnica. Ecco quindi chi controlla i camini a legna. Affinché la riaccensione del caminetto, dopo che questo in primavera ed in estate è rimasto inattivo non comporti rischi.

Prima di tutto per le persone presenti in casa. Ma anche per l’edificio. E se per il caminetto il controllo dell’emissione dei fumi e la pulizia della canna fumaria sono alla base per un uso sicuro, pure per i camini chiusi e per le stufe, per esempio quelle alimentate a pellet, occorre effettuare periodicamente dei controlli di routine. A partire dall’asportazione dalla stufa prima dell’accensione con l’arrivo della stagione fredda, di tutti i residui.

Nonché il controllo del condotto d’aria, il controllo di tutti componenti elettromeccanici. E pure l’eventuale sigillatura di fessure che magari si sono generate a causa di distacco termico. Mentre gli interventi da realizzare sono chiaramente più complessi. Ed anche più costosi quando invece le fessure nel caminetto si sono generate a causa di problemi strutturali.

Chi certifica che un caminetto è a norma, dalla canna fumaria al sistema di aerazione

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Al pari di quando annualmente si effettua il controllo della caldaia a gas, con l’apposizione del cosiddetto bollino, l’esperto di termotecnica dopo aver controllato il caminetto rilascerà un’apposita dichiarazione di conformità. Una certificazione che, allo stesso modo, viene rilasciata dalle ditte specializzate pure quando queste per esempio effettuano l’installazione di una canna fumaria. Oppure realizzano dei sistemi di aerazione e di ventilazione dei locali.