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Nessuno sa che l’INPS eroga 290 euro al mese per questo grave disturbo alimentare

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Tra le patologie molto diffuse soprattutto tra gli adolescenti rientrano i disturbi dell’alimentazione. 

Le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare spesso sono spinte da diversi stati psicologici, come l’ansia o la depressione.

INPS eroga 290 euro al mese per questo problema, quale?

Questi stati infatti possono portare alla perdita del controllo delle proprie abitudini alimentari. L’anoressia nervosa è caratterizzata da un’elevata perdita di peso causata da un regime alimentare ipocalorico o da attività fisica eccessiva o dal vomito autoindotto. È un disturbo mentale che se non trattato adeguatamente e rapidamente può portare a conseguenze gravi.

In alcuni casi potrebbe addirittura essere fatale. I problemi di salute associati all’anoressia possono riguardare i muscoli e le ossa, tra cui debolezza, osteoporosi e problemi di sviluppo fisico negli adolescenti. Allo stesso tempo possono determinare disturbi cardiocircolatori, come battito cardiaco irregolare, insufficienza cardiaca, pressione bassa, malattia della valvola cardiaca, gonfiore a piedi, mani e viso.

Inoltre l’anoressia può comportare difficoltà di concentrazione, convulsioni, danni renali o epatici e ipoglicemia. Talvolta potrebbe accadere che chi soffre di anoressia nervosa possa sviluppare un ulteriore disturbo alimentare, chiamato bulimia nervosa.

Anoressia nervosa e invalidità al 100%, quando sono riconosciute

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Atteso che questa condizione può avere conseguenze piuttosto gravi e invalidanti il nostro legislatore prevede la possibilità di ottenere il riconoscimento dell’invalidità. Tuttavia pochi sanno che l’INPS riconosce a chi soffre di tali disturbi in maniera grave 290 euro al mese. Esattamente come accade per altre condizioni fisiche invalidanti, quali le malattie cardiache o il diabete.

Le linee guida dell’INPS per l’accertamento degli stati invalidanti infatti inseriscono l’anoressia nervosa tra le malattie che possono dare diritto all’invalidità. Ai fini dell’inquadramento medico legale dell’anoressia mentale si distinguono 3 classi funzionali in base alla condizione fisica del soggetto e al decorso della malattia. L’insorgenza della malattia in periodo prepuberale costituisce un fattore di aggravamento nel range valutativo. Ad ogni modo l’INPS fisserà una revisione periodica della valutazione.

Per ottenere 290 euro mensili, oltre ai requisiti reddituali, è necessario che l’INPS riconosca un’invalidità pari o superiore al 74%. Nelle linee guida dell’INPS qualora l’anoressia nervosa sia riconosciuta come lieve, la percentuale sarà pari al 35%. Nel caso sia di grado moderato la percentuale potrà salire al 45%. Mentre qualora sia riconosciuta grave la percentuale di invalidità potrà oscillare tra il 75% e il 100%.

In quest’ultimo caso l’INPS riconosce 290 euro al mese a favore di chi soffre di questa grave condizione. Ad ogni modo l’interessato potrà impugnare il verbale della Commissione medica proponendo opposizione innanzi all’Autorità giudiziaria nel termine di 6 mesi della sua comunicazione.