Energia rinnovabile, facciamo chiarezza: 5 falsi miti

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I 5 falsi miti sull’energia rinnovabile smentiti tramite una piattaforma creata appositamente per questo scopo da I4C, il centro studi che fa parte della Fondazione sviluppo sostenibile.

Il nome è “Falsi miti sulle rinnovabili” e serve a promuovere l’informazione senza fake news che confondono le idee agli utenti. La piattaforma si fonda su dati reali provati scientificamente riguardo l’energia rinnovabile raccolti da Italy for Climate.

Corretta informazione sulla piattaforma di I4C

Tra le notizie false diffuse ci sono quelle che descrivono le fonti rinnovabili come marginali, troppo costose, brutte per il paesaggio che ne sarà rovinato, dannose per l’economia e colpevoli di lasciarci al buio in futuro. Sono questi i 5 falsi miti da sconfiggere.

Si tratta di un progetto che persegue lo scopo di fornire una corretta informazione senza la quale l’Italia non può andare avanti migliorando la qualità di vita grazie alla transizione energetica. Andrea Barbabella che coordina l’ambiziosa iniziativa, ha spiegato tramite un comunicato come ci siano molti ostacoli da superare tra cui le opposizioni poste in essere dai vari comitati che si formano localmente.

A rallentare il progresso ecosostenibile ci sono anche le difficoltà e le lungaggini relative all’iter burocratico e moratorie che fermano l’avanzare della transizione verso l’energia pulita. Gli ostacoli maggiori sono dovuti proprio alla scarsa conoscenza della materia e della potenzialità che l’energia verde può sviluppare.

Le 5 false informazioni sull’energia rinnovabile, smentite

L’iniziativa è dedicata a imprenditori, politici, comunicatori, cittadini e a tutte le persone che possono avere un qualsiasi ruolo nel proseguimento del passaggio alla transizione energetica. A spiegare le 5 fake news sull’energia pulita è I4C.

Sono bastati pochi anni per cambiare il sistema energetico internazionale con 8kW su 10 impianti elettrici sono rinnovabili tutti gli anni.

1 kWh di energia che viene prodotto da impianti eolici e fotovoltaici hanno un costo di soli 5 centesimi, ovvero metà del costo che si ha utilizzando fonti di energia fossili o nucleare sul territorio europeo. L’energia rinnovabile risulta quindi la più economica.

Attualmente ci sono diversi Paesi che hanno iniziato a produrre energia proveniente da fonte rinnovabile sviluppando il 90% del fabbisogno della popolazione. Sempre di più i Governi si convertono a questo genere di energia e la metteranno in atto entro i prossimi 10 anni.

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I vantaggi dell’energia pulita

Basterebbe solamente lo 0,7% di aree del territorio italiano per eseguire una sostituzione dei vecchi impianti non sostenibili con impianti fotovoltaici. Il territorio necessario sarebbe di soli 20.000 ettari, ovvero 10 volte meno della superficie attualmente edificata.

Nel 2030, la fornitura di energia rinnovabile, offrirà oltre 14 milioni di posti di lavoro in ogni parte del mondo mentre oil&gas ne ha persi 5 milioni. Si tratta di una strada che porta al rinnovamento con nuovi investimenti e un significativo aumento dell’occupazione valorizzando, in modo significativo, le filiere di zona.

La nostra nazione, dice I4C, è un Paese che possiede una burocrazia troppo complessa e con tempi lunghissimi per quanto riguarda la costruzione di nuovi impianti di energia pulita. Ci sono Regioni che emettono forti moratorie nei confronti delle rinnovabili e spesso si trovano impedimenti messi in atto dalle Sovrintendenze che si oppongono alla transizione. Per tali ragioni, l’Italia, resta all’ultimo posto rispetto ai Paesi che hanno continuato verso uno sviluppo energetico sostenibile e rinnovabile.