Stipendi in aumento, alcuni avranno addirittura un doppio bonus

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Gennaio non è solo tempo di nuovi inizi e buoni propositi, infatti per molti lavoratori è proprio durante questo mese che cominceranno a percepire un aumento in busa paga.

Il taglio del cuneo fiscale stabilito dal Governo di centrodestra nella Legge di Bilancio porterà ad un incremento dello stipendio che cambia in relazione alla somma percepita per contratto, inoltre chi lavorerà il 1° Gennaio riceverà una bella sorpresa.

Coloro che lavorano nel settore turistico ed in quello dell’accoglienza probabilmente avranno dovuto lavorare anche durante le festività e fortunatamente tutta quella fatica sta per essere ripagata ed aggiunta all’eventuale turno svolto il primo di Gennaio. Considerando che sia il 25 Dicembre che il 1° Gennaio sono capitati di Domenica il compenso stabilito per legge premierà tutto l’impegno.

Ogni contratto di lavoro, a seconda del settore, prevede una serie di regolamenti molto rigidi da rispettare, i quali sono stati redatti per salvaguardare la sanità fisica e mentale dei dipendenti, affinché riescano a mantenere un’alta produttività senza intaccare il proprio stato di salute. Tra queste norme rientrano anche i temi delle vacanze e dei giorni festivi, i quali vengono retribuiti in maniera particolare nel caso in cui non venissero goduti.

Oltre alle domeniche ed al turno notturno infatti nei CCNL vengono anche regolamentati i giorni festivi passati al lavoro, che devono essere pagati con un’aggiunta del 40% o 50%, qualora non sussistano ulteriori accordi stabiliti sul proprio contratto di lavoro.

Festività e taglio del cuneo fiscale, quali sono gli aumenti

Nella Legge di Bilancio, recentemente approvata sia dal Parlamento che dal Senato, ha al suo interno i testi di tutte le manovre, tra cui compare anche quello del taglio al cuneo fiscale che farà scattare automaticamente gli stipendi a partire da Gennaio e garantirà il taglio del 2% a cui verrà aggiunto un ulteriore punto per i redditi più bassi.

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Più precisamente il testo dell’intervento recita: “in via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore (…) è riconosciuto nella misura di 2 punti percentuali ed è incrementato di un ulteriore punto percentuale, a condizione che la retribuzione (…) non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro maggiorato di tredicesima”.

In questo modo si avranno i seguenti aumenti:

  • Stipendio mensile di 1000 euro – Aumento di 10 euro
  • Stipendio mensile di 1300 euro – Aumento di 13 euro
  • Stipendio mensile di 1700 euro – Aumento di 17 euro
  • Stipendio mensile di 1900 euro – Aumento di 19 euro