Bonus bollette e fringe benefit aziendali a 3mila euro, cosa cambierà nel 2023

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Nell’ultimo anno sono state create importanti misure a sostegno delle famiglie più fragili, le quali hanno dovuto fare i conti con l’aumento incessante dei prezzi di alimenti, carburante ed utenze.

Acqua, luce e gas sono diventate, a partire dalla scorsa estate, un incubo per tutte le persone con reddito basso e medio basso in quanto la crescita dei prezzi ha causato estremi disagi tuttavia tra bonus ed agevolazioni alcune famiglie hanno tirato un sospiro di sollievo.

Due misure importanti introdotte lo scorso anno sono state il bonus bollette e l’incremento dei fringe benefit da 600 a 3mila euro. Il bonus bollette è un’agevolazione per le famiglie poco abbienti che consente di scontare il costo delle bollette di acqua, luce o gas le quali, almeno secondo le associazioni dei consumatori, sono arrivate a costare oltre 5mila euro all’anno (mentre nel 2020 il totale si assestava sui 1200 euro).

Questo tipo di sostegno viene applicato automaticamente ai nuclei familiari con un reddito inferiore ai 15 mila euro annui, soglia che si alza a 20mila euro nel caso in cui siano presenti quattro o più figli. Per godere dello sconto il nucleo familiare deve includere il titolare dei contratti con le società fornitrici o si deve certificare di utilizzare una fornitura condominiale.

Poiché l’Europa richiede una valutazione dei prezzi ogni trimestre, il bonus attualmente è valido solo fino a Marzo e, considerando il potenziale abbassamento dei costi dell’energia, unito all’aumento delle temperature, potrebbe non prevedere un rinnovo in tempi brevi, anche a causa della mancanza di fondi.

Quanto dureranno i bonus ed i fringe benefit

I fringe benefit hanno avuto un ruolo importante nel 2022 in quanto il Governo ha fatto in modo che le aziende si attivassero per aiutare i dipendenti a sostenere le spese di bollette e dei beni di prima necessità. Queste agevolazioni permettono alle aziende di garantire dei bonus ai lavoratori senza dover pagare ulteriori tasse, evitando inoltre che gli aiuti vengano calcolati nel reddito tassabile del dipendente.

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I fringe benefit possono anche comprendere la fornitura di mezzi e strumenti che aiutano i dipendenti nel loro lavoro, come ad esempio smartphone, auto aziendali, borse di studio, buoni pasto o particolari assicurazioni sanitarie. A Novembre 2022 le risorse esentasse messe a disposizione per le aziende sono passate da 600 euro a 3 mila euro.

Poiché il termine ultimo dell’utilizzo dei fringe benefit fa riferimento al periodo di imposta del 2022 i datori di lavoro hanno tempo fino al 12 Gennaio per usufruirne, prima che il limite torni ad essere quello presente prima della crisi del caro bollette, ovvero 258,23 euro.