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Stralcio dei debiti 2023, quali saranno i Comuni che aderiranno alla misura

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Riguardo allo stralcio dei debiti, il Governo ha passato il testimone ai comuni per quanto riguarda la cancellazione delle cartelle esattoriali relative a sanzioni di competenza locale, come multe ed Imu. Ecco, quali enti locali, con maggiore probabilità, aderiranno alla misura.

La notizia certa è che la nuova squadra di Governo ha varato la tanto attesa tregua fiscale che, proprio come si legge sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze prevede “A partire dal 31 marzo 2023 cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro. Rateizzazione (finoa 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche, non ha versato le tasse. Prevista una mini sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019 – 2020”.

In altre parole, è previsto lo stralcio automatico delle cartelle esattoriali di importo inferiore a mille euro affidate all’Agente di riscossione nel periodo tra il primo gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015, mentre è previsto un pagamento agevolato al netto di sanzioni ed interessi, per quelle successive.

Tuttavia, per quanto riguarda la cancellazione delle sanzioni di competenza locale, come multe ed Imu, il Governo ha lasciato libera scelta ai singoli comuni. Questi, dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate se intendono accettare o meno lo stralcio dei debiti, entro la fine di questo mese. A questo punto, molti contribuenti in debito con il Fisco, giustamente, si chiederanno se e quali comuni prenderanno parte alla misura varata dal Governo in Legge di Bilancio. Facciamo il punto della situazione.

Stralcio dei debiti: i comuni che aderiranno alla misura

Come anticipato, per quanto riguarda i debiti con i Comuni, il Governo ha previsto che siano gli stessi enti a decidere se procedere o meno alla cancellazione. Pertanto, sarà compito di ogni singolo ente locale comunicare entro il 31 gennaio 2023 all’Agenzia delle Entrate se cestinare definitivamente i tributi di importo inferiore a mille euro non ancora pagati dai contribuenti, oppure, chiederne la riscossione.

Una scelta quella del Governo, dettata dal fatto che le imposte locali rappresentano una voce importante del bilancio di un Comune e la mancata riscossione potrebbe avere un forte impatto sulla gestione finanziaria dell’ente.

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Alla luce di questo, è facilmente ipotizzabile che difficilmente i piccoli Comuni accetteranno la cancellazione definitiva dei debiti. Discorso diverso per le grandi città che registrano maggiori entrate, per cui, potrebbe essere più facile che aderiscano al condono. Ad ogni modo, per avere maggiori informazioni al riguardo è consigliato rivolgersi all’ufficio tributi del Comune di residenza.