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Abbassare l’ISEE 2023: con questi trucchi legali si può fare

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Richiedere l’ISEE è molto importante per ottenere i bonus legati alla condizione patrimoniale del proprio nucleo familiare.

Se l’ISEE è troppo alto, però, si rischia di non poter accedere a molte agevolazioni, e se il suo valore supera una data soglia, si corre il rischio di non avere nessun beneficio.

I metodi legali per abbassare l’ISEE ordinario ci sono e sono anche facili da mettere in pratica. Vediamo quindi quali sono i quattro migliori trucchi legali per ottenere un ISEE più basso.

Abbassare il proprio ISEE legalmente

Il primo metodo per abbassare il valore del proprio ISEE è quello di fare un ISEE Corrente.

l’ISEE corrente, a differenza di quello ordinario, permette di dichiarare i redditi percepiti durante l’anno passato a fronte di una variazione patrimoniale nel proprio nucleo familiare in negativo.

L’isee ordinario, infatti, prende in considerazione i redditi di due anni prima, e questo metodo è utile qualora ci sia stata una perdita patrimoniale di almeno il 20% nell’ultimo anno e rispetto a due anni prima.

Per avere l’ISEE corrente occorre prima presentare DSU, ottenere l’ISEE ordinario, e poi richiedere l’ISEE sul patrimonio dell’anno precedente al proprio CAF di fiducia.

Con l’ISEE corrente, il valore aggiornato all’anno passato permetterà di richiedere più benefici dell’ISEE ordinario.

Abbassare il proprio ISEE cambiando residenza

Se si è dei figli lavoratori, e si vive ancora coi propri genitori, una buona idea per avere un ISEE più basso sarebbe quella di cambiare residenza.

Se si sta in affitto nel luogo in cui si lavora, si può quindi decidere di spostare la propria residenza nell’appartamento con regolare contratto di locazione per ottenere un ISEE basato sul nucleo familiare di una sola persona.

Il caso che si è appena presentato è un semplice esempio, naturalmente è possibile cambiare residenza anche in casi diversi, come proprietà di un altro immobile nella stessa città della propria famiglia, o situazioni similari.

Abbassare il proprio ISEE evitando cointestazioni

Se si ha un conto corrente cointestato con un’altra persona che non vive nel proprio nucleo familiare, una buona idea sarebbe quella di rimuovere la contestazione.

Se si dovesse presentare DSU per ottenere ISEE, bisognerebbe infatti inserire anche i dati patrimoniali relativi a quel deposito, e quindi il valore ISEE crescerebbe parecchio.

Questo caso si riscontra spesso in figli che devono badare anche ai propri anziani genitori, e se dovesse essere così, si può semplicemente richiedere una delega alla banca per effettuare operazioni in nome e per conto del titolare del deposito.

Una delega, infatti, permette di fare tutte le operazioni necessarie, senza avere l’obbligo di inserire il conto fra i patrimoni mobiliari richiesti per ottenere l’ISEE.

L’usufrutto sugli immobili permette di abbassare l’ISEE

Per richiedere l’ISEE bisogna indicare il valore degli immobili in proprio possesso. Se si vuole evitare di dichiarare una propria seconda casa, si potrebbe intervenire con un contratto di usufrutto a terzi.

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Importante, a tal proposito, è che l’usufruttuario sia qualcuno esterno al proprio nucleo familiare, altrimenti questo metodo non funzionerebbe.