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Apre lo Sportello unico di prossimità in Poste: cos’è e come funzionerà

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È stato presentato il “progetto Polis” di Poste Italiane, l’accordo tra Poste e la pubblica amministrazione per introdurre negli uffici postali degli “sportelli unici di prossimità”.

Per richiedere un certificato nei piccoli comuni non si dovrà più percorrere molti chilometri per recarsi nelle città, e verranno introdotti spazi di aggregazione culturale e lavorativa negli uffici Postali.

Inoltre, all’esterno degli uffici verranno installate delle colonnine di ricarica, incentivando l’utilizzo dei veicoli elettrici e aggiungendo una gran comodità per gli utenti. Vediamo i dettagli del progetto presentato da Poste italiane il 30 gennaio.

Gli sportelli unici di prossimità

Nei comuni con meno di 15.000 abitanti sarà attuato il progetto Polis, che punta a colmare il Digital divide per la popolazione Italiana.

In questi comuni, spesso capita di dover percorrere chilometri per poter fruire dei servizi dell’amministrazione pubblica quali certificati anagrafici, richieste di riemissione del codice fiscale, ma anche visure catastali e certificati giudiziari.

Persino l’esenzione del canone rai, come il modello Obis, certificazione unica per pensionati, potranno essere richiesti allo sportello unico, che unisce i servizi relativi al rilascio dei documenti INPS e agenzie delle entrate in un unico posto, a due passi da casa.

L’obiettivo del progetto è proprio quello di rendere fruibili questi servizi senza dover viaggiare per molti chilometri, e in queste postazioni dello sportello unico, verranno inoltre realizzati degli spazi di coworking e, all’esterno, saranno installate delle colonnine per ricaricare i veicoli elettrici.

Già in primavera verranno aperti alcuni sportelli unici, a partire da quello di Aragona, in provincia di Agrigento, poi Cetraro (CS), Bernalda (MT), Piedimonte Matese (CE), e via a salire, coi comuni di Collecchio (PR) e molti altri.

Quanti sportelli unici verranno aperti

In totale, gli sportelli unici già finiti sono 40, un numero che andrà presto a crescere con ben 230 cantieri che verranno aperti a febbraio.

Nell’arco del 2023 verranno aperti in tutto il paese almeno 1.500 cantieri, con l’obiettivo di arrivare ai 6.933 sportelli unici nel prossimo futuro.

Il progetto è stato finanziato dai fondi del PNRR, per un totale di 800 milioni di euro, e da poste, fino ad arrivare a un totale di 1,12 miliardi di euro.

Il guadagno della grande azienda italiana consisterà nell’incasso delle commissioni che vengono pagate alla Pubblica amministrazione per i servizi e i certificati richiesti.

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Inoltre, negli uffici postali saranno invogliati ad andare dei nuovi clienti, che non dovranno più sottostare alla piaga dei piccoli paesi in cui, per recarsi in un tribunale devono percorrere almeno 65 km, per raggiungere l’INPS altri 39, e per andare dai carabinieri almeno 12.

Come avviene nel comune di Balme, provincia di Torino, in cui, nel complesso, bisogna percorrere 241 chilometri per avere 8 certificati.