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Un neo papà può perdere il lavoro? Cosa prevede la Legge in Italia

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La normativa italiana prevede il divieto di licenziamento per le neo mamme, ma cosa succede per i neo papà? Facciamo il punto della situazione.

Di recente, ci sono state importanti modifiche sulle possibilità di licenziare un lavoratore da poco diventato papà. Infatti, se prima del 13 agosto 2022, il divieto di licenziamento era previsto esclusivamente per le neo mamme lavoratrici, in seguito alla riforma del Testo Unico di maternità e paternità, le cose sono cambiate.

In passato, al lavoratore dipendente neo papà non erano riconosciute le stesse tutele riconosciute alle madri, ma con l’entrata in vigore del d.lgs. numero 105 del 2022, le posizioni delle neo mamme lavoratrici e dei neo papà lavoratori sono state equiparate.

Questo significa che, i dipendenti da poco diventati papà non possono essere licenziati nel periodo che va dall’inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del figlio. In più, differentemente da quanto accadeva in passato, qualora il lavoratore neo papà dovesse presentare le dimissioni nel suddetto periodo, avrà diritto al riconoscimento dell’indennità di disoccupazione. Tuttavia, proprio come specifica la circolare INPS numero 32 del 2023 esistono delle eccezioni, per cui, un neo papà può comunque perdere il lavoro.

Quando un neo papà può perdere il lavoro?

Come abbiamo anticipato, da qualche mese, ai lavoratori dipendenti neo papà sono stati riconosciuti gli stessi diritti delle neo mamme lavoratrici. In particolare, la riforma del Testo Unico sulla maternità e paternità, prevede il riconoscimento dell’indennità di disoccupazione in caso di dimissioni del lavoratore diventato da poco padre. Non solo, perché è previsto anche il divieto di licenziamento. Per i padri, viene applicata la stessa regola delle madri: “Le lavoratrici non possono essere licenziate dall’inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione dal lavoro previsti dal Capo III, nonché fino al compimento di un anno di età del bambino”. In altre parole, nel primo anno di vita dei loro figli, i neo papà non possono essere licenziati.

Tuttavia, questo beneficio riconosciuto ai lavoratori dipendenti diventati da poco papà, non vale sempre. Proprio come specificato nell’articolo 54 del Testo Unico sulla maternità e paternità, esistono delle eccezioni per cui questo diritto non viene riconosciuto.

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Il datore di lavoro può procedere al licenziamento in caso di motivi disciplinari con colpa grave, oppure, in caso di giusta causa. Il divieto di licenziamento non viene riconosciuto neanche in caso di scadenza del termine del contratto o di cessazione dell’attività dell’azienda in cui il neo papà è dipendente.