economia e finanza

Se lavori in Svizzera attento a non fare questo errore, potresti dover pagare multe salatissime

Dichiarazione dei redditi per frontalieri – www.solofinanza.it

Con il livello di disoccupazione italiano è chiaro che trovare un qualsiasi lavoro all’interno dei confini nazionali sia piuttosto difficile, per questo le persone preferiscono recarsi all’estero.

Moltissime persone ogni anno decidono di lasciare l’Italia per trovare fortuna altrove, alcuni però riescono a lavorare all’estero pur rimanendo residenti in Italia, come ad esempio i frontalieri che per lavorare arrivano fino in Svizzera.

Chi mantiene la propria residenza in Italia ed ha un posto di lavoro in Svizzera gode di numerosi vantaggi, gli stipendi infatti sono generalmente più alti di quelli offerti dalle aziende della Penisola, mentre i costi dei servizi in Italia sono nettamente più economici.

Un aspetto di questa vita che però viene spesso sottovalutato è quello fiscale, in pochi si chiedono ad esempio se dovranno dichiarare i redditi percepiti all’estero e le informazioni sul tema sono generalmente molto confuse o del tutto sconosciute. Fare chiarezza però potrebbe salvare i lavoratori e le famiglie da multe salatissime imposte dall’Agenzia delle Entrate, la quale ha il dovere effettuare dei controlli sui conti correnti e sui movimenti bancari.

Per capire in quali circostanze sia obbligatoria la dichiarazione dei redditi esteri in Italia bisogna conoscere il concetto di residenza fiscale, descritto nell’articolo 2, comma 2 del DPR n. 917/86.

Chi lavora in Svizzera deve pagare le tasse in Italia?

La residenza fiscale è una condizione che si applica nel momento in cui il lavoratore:

  • è residente in Italia per la maggior parte dell’anno solare (almeno 183 giorni l’anno)
  • è iscritto nelle anagrafi comunali della popolazione residente in Italia (e non all’AIRE)
  • aver comunicato il proprio domicilio o residenza all’interno dello Stato italiano.
Tasse da pagare per i lavoratori in Svizzera – www.solofinanza.it (fonte: freepik)

Mantenere la residenza in Italia, così come anche i propri collegamenti familiari e patrimoniali, mette il lavoratore nelle condizioni di dover obbligatoriamente dichiarare i propri redditi lavorativi anche se ricevuti tramite lavoro svolto all’estero. Questa eventualità permette ai lavoratori di evitare la doppia imposizione del reddito ed in caso di avere anche qualche agevolazione dal punto di vista fiscale.

Per quanto riguarda lo smart working o le modalità di lavoro ibride, la normativa cambia radicalmente, infatti il reddito maturato in Svizzera dovrà essere tassato in entrambe le nazioni, eliminando però la possibilità di doppia imposizione in Italia, mentre la quota di reddito maturata durante il lavoro svolto sul territorio nazionale dovrà essere assoggettata esclusivamente alla tassazione italiana.