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Demenza senile, come riconoscerne i sintomi precoci e rallentare la malattia

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La demenza senile è un disturbo parecchio diffuso, ma che può essere riconosciuto e rallentato. Ecco i sintomi precoci da non sottovalutare.

Con l’invecchiamento alcune persone possono andare incontro a una diminuzione delle performance cognitive. Spesso accade di avere vuoti di memoria, dimenticare i nomi, gli appuntamenti e altri problemi di questo tipo.

Tutte queste dimenticanze, talvolta, vengono considerate un aspetto comune, quando in realtà, non andrebbero affatto sottovalutate. Infatti, potrebbero essere dei segnali d’allarme che indicano la possibile comparsa della demenza senile. Questa particolare patologia neurodegenerativa, di norma, colpisce soggetti in età avanzata, di età superiore a 65 anni e rappresenta la causa di ricovero per oltre il 50 % delle casistiche.

Ovviamente, per una diagnosi certa vanno considerati diversi sintomi e fattori di rischio, per cui, in caso di dubbi, è bene cercare di indagare più a fondo. La demenza è un problema che, se riconosciuto per tempo, può essere rallentato, quindi è meglio non sottovalutarne i sintomi precoci.

Demenza: come riconoscerne i sintomi precoci

Quando si parla di demenza senile si intende la perdita graduale e irreversibile di diverse funzioni, come il ragionamento, la capacità di sapersi muovere nello spazio e di svolgere compiti motori più complessi, la memoria e il linguaggio.

Tra i campanelli d’allarme più conosciuti della demenza, senza dubbio, la perdita di memoria. Tuttavia, non è l’unico segnale e, soprattutto, non è sempre il primo. Infatti, nella fase iniziale, la malattia, oltre a leggeri problemi di memoria, può provocare rari problemi di personalità, di linguaggio e di ragionamento. Questi sintomi, col passare del tempo, tendono a diventare sempre più evidenti fino ad interferire anche in modo severo con i comuni atti quotidiani. Al peggiorare della malattia si avrà una sempre più scarsa capacità di concentrazione, confusione sul tempo e sul luogo e difficoltà a trovare le parole giuste. Fino ad arrivare allo stato avanzato della malattia, in cui, si osserva una totale perdita delle capacità cognitive, difficoltà di deglutizione e incapacità a riconoscere le persone care.

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Qualora, uno di questi o più sintomi dovessero presentarsi, sarebbe opportuno indagare più a fondo. Inizialmente, può essere illuminante fare dei test a casa. Ad esempio, ripetere i mesi al contrario, fare lo spelling delle parole sia in un verso che nell’altro, oppure, fare il riassunto di qualcosa che si è appena letto. In caso di problemi, potrebbe essere il caso di rivolgersi al proprio medico.