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Prestiti personali: guida essenziale per un finanziamento consapevole

Prestito banca
Prestito personale –  Immagine di freepik – Solofinanza

Affrontare una spesa importante o dare vita a un progetto a lungo desiderato, come l’acquisto di un’auto o la ristrutturazione di casa, spesso richiede un supporto economico. Il prestito personale nasce proprio per rispondere a queste esigenze, offrendo la liquidità necessaria per trasformare un’idea in realtà. Tuttavia, per assicurarsi che il finanziamento sia davvero necessario e non un peso futuro, è essenziale muoversi con consapevolezza. Comprendere i meccanismi, valutare i costi e, soprattutto, scegliere un piano sostenibile sono passi cruciali. Il percorso verso una scelta informata inizia spesso con l‘analisi delle proposte; ad esempio, utilizzando gli strumenti online per simulare un prestito con Credem, è possibile farsi un’idea chiara di rate e condizioni, un primo passo fondamentale. Questa guida è pensata proprio per fornire le basi necessarie ad orientarsi con sicurezza.

Cos’è un prestito personale e come si distingue

Un prestito personale è una forma di finanziamento non finalizzato erogato da una banca o da un istituto di credito a un privato consumatore. L’aggettivo “non finalizzato” è la sua caratteristica distintiva: a differenza di un mutuo per la casa o di un finanziamento concesso direttamente dal rivenditore per un bene specifico, la somma ricevuta non è vincolata a un particolare scopo d’acquisto. Il richiedente può utilizzare la liquidità ottenuta per le più svariate necessità: dal consolidamento di debiti pregressi, che permette di unificare più rate in una sola, al finanziamento di un master universitario, dal sostenere spese mediche improvvise all’acquisto di arredamento per la casa. Questa flessibilità lo rende uno degli strumenti di credito al consumo più diffusi, in quanto non richiede la presentazione di preventivi o fatture per giustificare l’impiego del capitale, garantendo massima libertà al consumatore.

I requisiti fondamentali per accedere al credito

Naturalmente, per ottenere un finanziamento è necessario dimostrare alla banca la propria capacità di restituire la somma richiesta. Gli istituti di credito valutano ogni domanda sulla base di alcuni requisiti oggettivi. In primo luogo, è indispensabile avere la maggiore età ed essere residenti in Italia. Il criterio più importante, tuttavia, è la presenza di un reddito stabile e dimostrabile, che può derivare da un lavoro dipendente (tramite la busta paga), da un’attività autonoma (attraverso la dichiarazione dei redditi) o da una pensione.

Oltre al reddito, la banca valuta l’affidabilità creditizia del richiedente, ovvero la sua storia come pagatore. Vengono consultate le banche dati dei sistemi di informazione creditizia (come il CRIF) per verificare che non ci siano stati in passato ritardi o insoluti significativi su altri finanziamenti. Essere un “buon pagatore” è un biglietto da visita fondamentale per veder accolta la propria richiesta a condizioni vantaggiose.

Decifrare i tassi di interesse: TAN e TAEG

Quando si valuta un’offerta di prestito, due sigle sono assolutamente centrali: TAN e TAEG. Comprenderne la differenza è cruciale per capire il costo reale del finanziamento. Il TAN (Tasso Annuo Nominale) rappresenta il tasso di interesse “puro” applicato al capitale, espresso su base annua. Indica, in pratica, la remunerazione della banca per il prestito concesso. Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), invece, è l’indicatore più completo e trasparente. Oltre al TAN, il TAEG include tutte le spese accessorie obbligatorie, come i costi di istruttoria della pratica, le spese di incasso rata e le imposte. Per legge, deve essere sempre indicato nei documenti informativi. È proprio il TAEG, quindi, il valore da utilizzare per confrontare diverse offerte, perché fornisce una visione d’insieme del reale esborso a carico del cliente.

Il processo di richiesta: dai documenti all’erogazione

Il processo per richiedere un prestito si è notevolmente semplificato, specialmente con l’avvento del prestito online. Generalmente, il primo passo consiste in una simulazione per ottenere un preventivo.

Una volta individuata la soluzione adatta, si procede con la richiesta formale, allegando i documenti necessari:

  • un documento d’identità valido
  • il codice fiscale
  • la documentazione attestante il proprio reddito.

A questo punto, la banca avvia la fase di istruttoria, durante la quale valuta tutti gli elementi e decide se approvare il finanziamento. In caso di esito positivo, si procede alla firma del contratto, anche digitalmente, e l’istituto provvede all’erogazione della somma richiesta direttamente sul conto corrente del cliente, di solito in pochi giorni lavorativi.

L’importanza di un piano di ammortamento sostenibile

Il prestito viene rimborsato attraverso rate periodiche, che costituiscono il piano di ammortamento. La sostenibilità di questo piano è l’elemento chiave per un’esperienza di finanziamento positiva. La rata mensile non dovrebbe mai essere troppo onerosa rispetto alle entrate, per non compromettere l’equilibrio del bilancio familiare.

fondamentale considerare la durata del rimborso: scegliere un periodo più lungo permette di ridurre l’importo della singola rata, rendendola più leggera, ma comporta un aumento del costo totale degli interessi pagati alla fine del finanziamento. Al contrario, una durata più breve implica rate più alte ma un costo complessivo inferiore. Trovare il giusto equilibrio tra l’importo della rata e la durata totale è il segreto per onorare il proprio impegno senza stress finanziario, trasformando il prestito in un efficace strumento per la realizzazione dei propri obiettivi.