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Condono e rottamazione bollo auto: come non pagare le cartelle arretrate

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Anche il bollo auto è finito nel calderone della sanatoria del Governo Meloni. Pertanto, fa parte delle tasse che saranno cestinate o rottamate. Ecco tutti i dettagli.

Il condono e la rottamazione delle cartelle esattoriali messi in campo dalla nuova squadra di Governo, prevede il coinvolgimento di diverse tasse. Oltre all’Imu, la Tari, l’Irpef, l’Ires, l’Iva, le multe per infrazioni al Codice della Strada ed altre imposte regionali e comunali, rientra nel condono e nel piano di pagamento agevolato anche il bollo auto.

Il bollo auto, conosciuto anche come tassa automobilistica, è l’imposta che va corrisposta annualmente alla propria Regione di appartenenza dai proprietari di veicoli a motore. Si tratta di una delle tasse più odiate dagli italiani, pertanto, sono molti i cittadini che alla conferma del condono o della rottamazione di questa imposta hanno tirato un vero sospiro di sollievo.

Tuttavia, la sanatoria non riguarderà tutte le cartelle esattoriali, ma solo quelle che rispondono a determinate caratteristiche.  Le contestazioni che saranno cestinate sono quelle affidate all’agente di riscossione entro il 31 dicembre 2015 e con importo non superiore a mille euro, compresi sanzioni ed interessi maturati.

Mentre, è previsto un piano di pagamento agevolato del bollo auto, nel caso di cartelle affidate all’agente di riscossione tra il primo gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022. In questo caso, è possibile regolarizzare la propria posizione nei confronti del Fisco usufruendo della possibilità di pagare la cartella al netto di sanzioni ed interessi.

Bollo auto: quali cartelle arretrate puoi non pagare

Come abbiamo anticipato, la sanatoria proposta dal nuovo Governo Meloni prevede lo stralcio o la rottamazione delle cartelle esattoriali relative ai bolli auto non corrisposti, a patto che rispondano a determinate caratteristiche. Nulla è dovuto, nel caso di bolli auto affidati all’agente di riscossione nel periodo tra il primo gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015 e di importo inferiore a mille euro.

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È previsto, invece, un piano di pagamento agevolato nel caso di cartelle affidate all’agente di riscossione tra il primo gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022. In questo caso, il contribuente potrà mettersi in regola corrispondendo solo l’importo dell’imposta, dunque, al netto di sanzioni ed interessi maturati.

Infine, la sanatoria del nuovo Governo di centrodestra, offre anche la possibilità di regolarizzare la propria posizione debitoria, pagando con un comodo piano di rateizzazione. In altre parole, il contribuente avrà la possibilità di scegliere di pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023, oppure, rateizzare fino ad un massimo di 18 rate.