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Sigarette più care, ecco quanto costerà essere un fumatore

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Aumentano i prezzi delle sigarette e dei tabacchi. Ecco quanto costerà essere un fumatore e quali sono le marche interessate dai rincari.

Scattano gli aumenti anche per le sigarette ed i tabacchi. Lo scorso 14 febbraio, sul sito dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, è stato pubblicato l’annuncio oltre che la tabella con i prezzi finali. Certo, non si tratta di una sorpresa, giacché nelle scorse settimane, i rincari erano già stati annunciati! A prevederne l’aumento è la Legge di Bilancio, all’articolo 1 comma 122.

Come abbiamo anticipato, gli aumenti dei prezzi non riguarderanno solo le sigarette, ma anche i sigari, il tabacco da fiuto da mastico, da pipa e da inalazione. Inoltre, pare i rincari non siano destinati a fermarsi, almeno fino al 2025.

Insomma, è in arrivo una vera e propria stangata per i fumatori. Ma quanto costerà?
Per il 2023, la Legge di Bilancio ha previsto che l’importo fisso per unità di prodotto è pari a 28 euro per mille sigarette. Nel 2024, l’importo specifico fisso per unità di prodotto salirà a 28,20 euro per mille sigarette, mentre, sarà pari a 28,70 euro nel 2025. La buona notizia è che, gli importi seppur in aumento, risultano leggermente al ribasso rispetto a quelli precedentemente previsti dal disegno di legge di bilancio. Infatti, inizialmente, la proposta era di 36 euro per mille sigarette nel 2023, di 36,50 euro per il 2024, fino ad arrivare a 37 euro nel 2025.

Sigarette più care: ecco quanto costano

A conti fatti, il classico pacchetto di sigarette costa ben venti centesimi in più. I rincari riguardano 78 marche, tra quelle maggiormente scelte dai consumatori.

I rincari non riguardano solo le bionde, ma anche il prezzo dei sigari, del tabacco da fiuto o trinciati per pipa. Su questi prodotti, le accise sono intorno al 30 – 35%, contro il 75% delle sigarette. Ma la notizia più amara per i fumatori è che i prezzi continueranno ad aumentare nei prossimi tre anni.

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Insomma, per molti potrebbe essere una buona occasione per smettere di fumare. Del resto, tutti conosciamo i rischi che comporta il vizio del fumo. Smettendo di fumare, si contribuirebbe a prevenire l’insorgenza di malattie cronico – degenerative, patologie polmonari, malattie neurodegenerative. A tal proposito, il Ministero della Salute dà indicazioni molto chiare “l’assunzione regolare e prolungata di tabacco è in grado di incidere sensibilmente sulla durata della vita media, oltre che sulla qualità della vita stessa”. Tanto per rendere l’idea, si stima che 20 sigarette al giorno possano ridurre di quasi quattro anni e mezzo la vita media di una persona che inizia a fumare all’età di 25 anni.