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Barilla vince la “guerra dei biscotti”: nei supermercati non troveremo più le imitazioni di Pan di Stelle e Abbracci

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La Barilla si è aggiudicata la prima battaglia della “guerra dei biscotti”, per cui, le imitazioni di Pan di Stelle e Abbracci potrebbero presto sparire dagli scaffali dei supermercati.

La Barilla ha vinto la prima battaglia della cosiddetta “guerra dei biscotti” contro i biscotti prodotti dalla Tedesco e dalla Sapori Artigianali con il marchio “Il Borgo del Biscotto”. Dunque, almeno per il momento, le imitazioni di Pan di Stelle e Abbracci potrebbero dover sparire dagli scaffali dei supermercati.

Secondo quanto riporta il Giornale di Brescia, la Barilla, stufa della proliferazione di imitazioni ha deciso di iniziare, la scorsa estate, una battaglia legale partendo proprio dalle due aziende, produttrici e distributrici dei biscotti a marchio “Il Borgo del Biscotto”.

La multinazionale di Parma, accusandoli di concorrenza parassitaria, comportamento commerciale scorretto e contraffazione, chiede la sospensione della produzione e commercializzazione di dieci tipologie di biscotti. Di seguito tutti i dettagli.

La “guerra dei biscotti”

La Barilla, stanca della proliferazione di imitazioni dei suoi biscotti, ha deciso di avviare una battaglia legale contro l’azienda dolciaria Tedesco e Sapori Artigianali, accusate di concorrenza parassitaria, comportamento commerciale scorretto e contraffazione. Secondo la multinazionale di Parma, alcuni prodotti commercializzati dalle due aziende concorrenti erano imitazioni di quelli proposti da Barilla per cui ne ha chiesto il ritiro dal mercato. Nello specifico, l’azienda sostiene che le imitazioni, oltre a Pan di Stelle e Abbracci, riguardano: Macine, Campagnole, Molinette, Gocciole, Gran Cereale, Galletti, Tarallucci e Gran Cereale frutta.

Lo scorso 15 gennaio, il tribunale ordinario di Brescia ha dato ragione a Barilla, imponendo a Tedesco lo stop alla produzione di tre biscotti e di modificare il packaging di altri sei. Tre le forme di biscotti contestate dal giudice Davide Scaffidi: Amiconi, Gocciolotti e Maramao, troppo simili ad Abbracci, Gocciole e Pan di Stelle, registrati da Barilla nel 2014. Dallo scorso 5 febbraio, dunque, per il tribunale deve essere interrotta la produzione, ma i biscotti sul banco degli imputati potranno essere venduti fino ad esaurimento scorte. E’ prevista, inoltre, una penale di 15 euro per ogni confezione che sarà prodotta o messa in commercio violando l’ordinanza e può essere applicata un’ammenda di cinquemila euro per ogni giorno di ritardo rispetto alle disposizioni.

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Se da un lato Barilla ha deciso di agire legalmente per proteggere i propri marchi e prodotti, dall’altro lato, Tedesco difende la sua posizione ricordando che sono diversi anni che avviene la produzione di biscotti simili e che anche altri marchi continuano a commercializzarli senza problemi. Insomma, potrebbe essere solo il primo capitolo di una lunga guerra.