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Bonifico, il Fisco aspetta solo un nostro errore: non usate mai questa causale

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Bonifico bancario: state attenti alla causale, quella sbagliata, dopo 3 minuti dall’operazione, può far scattare subito il controllo del Fisco.

 

Il bonifico bancario l’operazione bancaria utilizzata per effettuare pagamenti sicura. Prevede che il soggetto ordinante trasferisca un ammontare di denaro ad un soggetto chiamato beneficiario.

Solitamente entrambe le parti sono titolari di un conto corrente, ma è possibile che il soggetto ordinante, persona fisica e/o giuridica, che può presentare l’importo da inviare allo sportello della banca, non sia titolare di nessun conto corrente.

Tramite questo strumento possiamo essere sicuri di fare arrivare l’importo in modo sicuro e in breve tempo. Con il Codice di Riferimento dell’Operazione, denominato semplicemente CRO, si potrà anche avere la conferma del bonifico effettuato. Bisogna, però, stare attenti alla causale.

Per non far partire la verifica del Fisco, quindi, come dobbiamo compilare in modo corretto il bonifico bancario?

Qual è la causale corretta da utilizzare?

Prima di parlare della corretta causale, bisogna però capire cos’è e come funziona un bonifico bancario.

I bonifici sono catalogati in base alla tipologia, alla somma da spedire, al luogo di invio e alla priorità. Una volta emesso dall’istituto di credito, la banca del soggetto destinatario verifica i codici creati e procede con il versamento sul conto del soggetto beneficiario.

Tutti i bonifici hanno un codice IBAN e un codice SWIFT. Il primo, è un codice costituito da una lettera di controllo, il CIN, che sono due numeri di controllo che vanno ad identificare lo stato del destinatario; le coordinate bancarie del soggetto beneficiario, ABI e CAB; 12 cifre relative al conto corrente del beneficiario.

Il secondo, il codice SWIFT, è formato da caratteri alfanumerici, e tramite esso è possibile identificare nazione, banca e filiale presso cui inviare il bonifico.

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È possibile effettuare un bonifico online, con un conto corrente telematico, ma è possibile effettuarlo anche fisicamente presso uno sportello bancario, in questo caso si deve essere il titolare del conto corrente bancario. L’operazione allo sportello potrebbe avere costi più elevati rispetto al bonifico bancario online. Per quanto riguarda le tempistiche, queste variano in base a molti fattori e dipendono dalla banca.

Quando eseguiamo un bonifico bancario dobbiamo, quindi, stare attenti alla causale da inserire. La causale è la motivazione dell’operazione e vale sia per le persone fisiche, sia per le persone giuridiche. È una dicitura molto importante, perché permette di fare un primo controllo per evitare che i soldi confluiscano nei “paradisi fiscali”.

In alcuni casi, infatti, se si mette la dicitura errata, può subito scattare il controllo dell’Agenzia delle Entrate. Ad esempio, nei casi in cui la causale riportasse la dicitura di donazione o prestito, l’Amministrazione tributaria può richiedere chiarimenti sulla motivazione che ha spinto ad effettuare quel determinato bonifico, soprattutto se, insieme alla causale debole, si effettua un versamento ingente.