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Pensione integrativa con Poste Italiane: bastano 50 euro al mese per togliersi la paura

Elderly man and mature woman consulting with employee in social service office
Temi che la tua pensione sarà troppo bassa rispetto al costo della vita? Potresti pensare alla pensione integrativa con Poste: basta 50 euro al mese per togliersi la paura.

La pensione è, senza dubbio, uno dei traguardi più ambiti per chi ha lavorato senza sosta per decenni. Tuttavia molti lavoratori, a conti fatti, non riescono a raggiungere i contributi necessari per assicurarsi una buona pensione. Per questo motivo, sempre più italiani si affidano alla pensione integrativa con Poste. Vediamo cos’è e come funziona questo tipo di pensione.

Pensione integrativa: cos’è?

La pensione integrativa o anche detta complementare, è una forma di previdenza privata che assicura, nel tempo, una rendita mensile in aggiunta alla pensione erogata dall’INPS (o di un’altra cassa previdenziale).

Proprio come un datore di lavoro versa i contributi ad un lavoratore, nella pensione integrativa, è lo stesso lavoratore che si impegna volontariamente a versare, per sé stesso, una quota alla compagnia privata scelta (Poste italiane, banche o assicurazioni).

Questa forma di risparmio pensionistico, di fatto, permette alle persone di avere una futura seconda pensione, che va ad aggiungersi a quella pubblica obbligatoria per legge, quando saranno raggiunti i requisiti per la pensione.

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Pensione integrativa: quanto versare ogni mese

Quando scatta l’età per la pensione di vecchiaia, in presenza di almeno 5 anni di versamenti, possono essere riconosciute le prestazioni maturate. La quantificazione della prestazione alla quale si avrà diritto, dipende da alcuni importanti fattori. Nello specifico, l’importo dipende da:

  • Totale versato alla forma pensionistica complementare
  • Durata del periodo di contribuzione (un numero più elevato di anni di versamenti equivale ad un importo complessivo maggiore)
  • Rendimenti (al netto della tassazione)
  • Costi da sostenere durante la partecipazione alla forma pensionistica

Ad ogni modo, la cifra da versare ogni mese può facilmente essere decisa nel momento in cui si decide di aprire il fondo pensione. Tuttavia, prima di scegliere quanto versare è bene tenere a mente che questo ammanco mensile dal reddito non deve andare ad influire sull’economia generale del nucleo familiare. Il consiglio degli analisti è partire con una cifra che sia facilmente sostenibile: idealmente il 10% del reddito.

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Pensione integrativa con Poste: bastano 50 euro

Il mercato propone una ricca offerta per i fondi di pensione. Tra queste, una valida opzione è, senza dubbio, il prodotto di previdenza complementare, Postaprevidenza Valore di Poste Italiane.

Il fondo Poste Italiane vanta costi davvero esigui ed è possibile optare per un versamento minimo, a partire da soli 50 euro al mese. In ogni caso, è sempre possibile consigliarsi con un consulente Poste Italiane, che potrebbe simulare, in base a diversi versamenti, quelli che più fanno al caso tuo.