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Partono i controlli serrati del Fisco: attenti a quello che fate, arriva una lettera

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fisco – solofinanza.it
Con armi sempre più tecnologiche ed avanzate, partono i controlli serrati del Fisco. Nell’occhio del mirino i redditi, i conti correnti, i movimenti delle carte di credito e tanto altro. Dunque, attenti a quello che fate, arriva una lettera!

Dopo l’ok da parte del Ministro dell’Economia Daniele Franco e del Garante della privacy, sarà VeRa l’algoritmo di intelligenza artificiale, il nuovo potentissimo strumento utilizzato dell’Agenzia delle Entrate per stanare gli evasori fiscali.

Controlli serrati del Fisco: in arrivo il nuovo algoritmo anti evasione

È in funzione da luglio e prende il nome di VeRa (Verifica dei Rapporti Finanziari), il super – calcolatore di Sorgei che potrebbe dare una svolta importante all’evasione fiscale in Italia. Difatti, questo algoritmo, è il nuovo funzionale strumento messo a disposizione del Fisco, per incrociare i dati dei contribuenti e creare liste selettive di quelli che sono a rischio evasione. Lo scopo di questo algoritmo di intelligenza artificiale è molto semplice: incrementare la lotta ai furbetti del fisco e ridurre la differenza tra imposte dovute e incassate. L’obiettivo di incassi dalla lotta all’evasione con il software VeRa, è davvero ambizioso: si punta a recuperare 14,4 miliardi già quest’anno, 15,9 nel 2023 e 16,1 nel 2024.

VeRa: come funziona il nuovo software anti evasione dell’Agenzia delle Entrate

La piattaforma anti – evasione VeRa, si occuperà di incrociare, i dati di conti correnti, finanziari, immobiliari, fatture elettroniche e pagamenti con le carte. In caso di anomalie, procederà alla creazione di una lista di contribuenti a rischio evasione. Solo a questo punto, il Fisco potrà decidere di procedere mediante l’invio di una lettera. Nella lettera, si avvisa il sospetto evasore e lo si invita a dare spiegazioni su una certa situazione. Oppure a saldare il conto prima che venga avviato un accertamento formale da parte dell’’Agenzia delle Entrate.

A questo punto entra in ballo la questione della privacy. Il Fisco rassicura sul fatto che il nuovo software anti evasione disposto dall’Agenzia delle Entrate, rispetterà la privacy dei contribuenti. I dati saranno trattati con l’anonimato nella prima fase per poi passare alle liste indicanti i nomi dei contribuenti a rischio evasione. L’AdE precisa che l’accesso ai dati dovrà sempre essere autorizzato e gli accessi saranno tracciati. Precisa, inoltre, che i dati raccolti saranno conservati per un limite massimo di due anni.

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Per ulteriori informazioni, nella circolare n. 21/E del 20 giugno 2022, l’Agenzia delle Entrate spiega nel dettaglio il funzionamento del software e fornisce le linee guida sulla prevenzione e il contrasto all’evasione.