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Conto corrente: fino a 15 mila euro di multa, attenzione

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Secondo una nuova regola l’uso errato del conto corrente potrebbe farci avere una multa salatissima. Ecco cosa prevede la legge.

Attenzione al conto corrente. L’uso improprio potrebbe farci incorrere in una multa salatissima. Leggiamo i dettagli nell’articolo.

Nuova regola, multa salata per chi il conto corrente in questo modo

La maggior parte dei cittadini in tutto il mondo per poter accumulare i soldi ha deciso di aprirsi un conto corrente. Grazie a questo deposito bancario, il cittadino può far in modo che tutte le liquidità vengano immesse all’interno del proprio conto al suo nome in modo che la moneta bancaria possa essere utilizzata anche in forma elettronica.

Questo conto corrente può essere utilizzato sia dal possessore il cui conto è intestato ma anche da aziende private che hanno in possesso dei conti intestati all’azienda. Da cui attingere il denaro necessario per le spese e per la ricezione dei pagamenti.

Per questo motivo il conto corrente permette di utilizzare questo denaro per tutti quegli strumenti che prevedono un pagamento che va a sostituire quello in contanti. Per questo motivo da qualche mese in tutti i negozi c’è l’obbligo di poter far pagare al cliente con l’home banking.

Ma i possessori di un conto corrente devono stare molto attenti a non rischiare una multa, la cui ammenda potrebbe arrivare fino a 15.000 euro qualora ci siano delle anomalie a riguardo.

Dal primo luglio infatti, per contrastare l’evasione fiscale, ci sono stati dei nuovi limiti posti per quanto riguarda l’utilizzo del conto corrente e i prelievi dal Bancomat di somme di denaro. Per questo i cittadini sono costretti a sottostare alla tracciabilità dei loro acquisti per evidenziare in modo più efficace i redditi considerati extra.

Multe salatissime, nuova regola sul conto corrente bancario

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Molte volte sulla dichiarazione dei redditi non si dichiarano alcuni lavori comunemente chiamati “a nero” i cui contribuiti non si versano e non c’è un contratto a norma.

Per questo motivo, il governo ha potenziato i canali di tracciabilità dell’acquisto di beni e servizi a partire dal limite dell’utilizzo del contante come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 157/2019.

Le soglie di pagamento previste e accettabili sono ora ridotte da 1.999.99 euro in vigore fino al 31 dicembre 2021 a 999.99 euro, quindi ben 1.000 euro in meno rispetto l’anno precedente. Inoltre, qualora ci sia un’anomalia e questa non la si comunica in tempo all’Agenzia delle Entrate, si rischia di ritrovarsi con una multa che va dai 3000 euro fino ad arrivare alla cifra di 15.000 euro.

Quindi è sempre meglio rivolgersi ad uno specialista per far si di non incorrere in questi errori e non rischiare di vedersi arrivare a casa una multa molto salata.