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Con le bollette della luce non pagate si può finire al buio?

bollette insolute
Bollette luce non pagate – pixabay
Il prossimo inverno sarà sicuramente colpito dai rincari dei prezzi delle utenze di gas e luce che, secondo le statistiche, arriveranno a costare 5000 euro a famiglia. Non tutti però saranno in grado di provvedere a queste spese.

Chi non paga le bollette può andare incontro all’interruzione delle proprie utenze ed eventi di questo genere stanno già accadendo in alcune parti d’Italia. Evitare di farsi staccare la luce tuttavia è possibile, ecco come fare.

Cosa succede nel momento in cui non si pagano le bollette

Le bollette della luce raggiungeranno presto cifre esorbitanti, non sempre facilmente gestibile dalle famiglie che sono in gravi difficoltà economiche già da quest’estate e che magari non sono riuscite ad ottenere i bonus dedicati forniti dallo Stato o dai comuni.

Evitare di farsi staccare l’utenza dal fornitore di energia elettrica è possibile semplicemente attuando alcune strategie. Generalmente una bolletta scaduta è seguita da un sollecito di pagamento da parte del gestore con cui si è stipulato il contratto e dopo circa due settimane verrà inviato un secondo sollecito, o per PEC o per raccomandata, in cui verranno indicate le modalità e le date in cui verrà staccata la fornitura della luce qualora non venga pagato l’importo dovuto.

In totale si ha tempo circa 20-30 giorni quindi prima che effettivamente venga staccata la luce, un lasso di tempo utile in cui le persone possono cercare il modo migliore per pagare la propria bolletta. Nel caso in cui non si abbiano fondi sufficienti si può comunque contattare l’assistenza del fornitore di energia elettrica per concordare una rateizzazione delle bollette, in quanto gli importi ultimamente superano abbondantemente le due cifre e che quindi non sempre riescono a essere abbordabili per le famiglie.

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Costi riattivazione luce – pixabay

Come farsi riattivare l’utenza e quanto costa

Se la richiesta della rateizzazione non viene accolta si può richiedere di effettuare una riduzione di potenza del contatore del 15%, questo permetterà un uso minimo dell’elettricità anche nel caso in cui non si sia pagata la bolletta.

Generalmente questo depotenziamento avviene in automatico dopo il mancato pagamento delle bollette e proprio come l’invio della seconda notifica, può durare per circa 15 giorni, al termine dei quali si il gestore può comunque procedere con l’interruzione della fornitura della corrente. Se ancora non si hanno a disposizione le risorse utili per riuscire a soddisfare le richieste del gestore, la corrente verrà staccata nell’abitazione dopo qualche tempo e, per riattivarla, si dovrà far fronte ad ulteriori spese.

Il mercato tutelato può riattivare il servizio dopo il pagamento di 25,20 euro più il pagamento di 23 euro per gli oneri amministrativi ed altri 23 euro per provvedere al ripristino della fattura. Il mercato libero invece ha costi più variabili a seconda del contratto con l’aggiunta di un prezzo base fisso di 25,20 euro.