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Il Governo è pronto a stravolgere il CdS, multe e monopattini al centro dell’attenzione

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Il Codice della Strada è  il testo con il quale vengono elencate tutte le regole che devono essere rispettate durante la circolazione su strada e l’attuale Governo sembra avere intenzione di cambiare radicalmente le sanzioni e le misure da prendere in caso di infrazioni.

Tra i temi citati sia da Salvini che dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ci sono le multe, il ritiro delle patenti ed anche i monopattini, che sono stati più volte il centro di numerose discussioni anche negli anni passati. Non mancano anche le aspre critiche, che considerano tutto ciò una letterale follia.

Una delle prime idee citate da Galeazzo Bignami, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguarda la creazione di un sistema atto ad incrementare le multe in base al reddito, in modo riuscire a stabilire un vero deterrente per tutte quelle persone che, avendo un ISEE alto, infrangono a cuor leggero le norme di sicurezza stradali.

Bignami, alla presentazione del Rapporto Dekra sulla Sicurezza Stradale ha dichiarato: “La sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva e una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitto da un punto di vista di contrasto a fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata”.

Per Salvini invece è da considerare anche la revoca definitiva della patente per tutti i recidici che rischiano di mettere in serio pericolo la vita degli altri. Prima della fine dell’anno è anche previsto una riunione in cui si andrà a parlare delle modifiche da effettuare sul Codice della Strada, che è rimasto invariato negli ultimi 30 anni.

Modifiche previste per il Codice della Strada, non mancano le polemiche

Salvini ha anche aggiunto che: “occorre rendere più sicura la mobilità sulle due ruote, in particolare imponendo l’uso del casco e la targa sui monopattini per consentire l’identificazione del mezzo. Poi c’è l’aspetto repressivo sul quale bisogna intervenire: le sanzioni economiche sono un deterrente, ma credo che la revoca a vita della possibilità di guidare debba essere considerata, nei casi più gravi.”

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Chi invece si scaglia decisamente contro queste notizie è Osvaldo Napoli, il responsabile delle infrastrutture e trasporti di Azione, il quale ha affermato: “Non conosce soste l’impegno della destra per trasferire il ceto medio sotto la soglia della povertà.”

Napoli ha continuato: “L’ultima follia, perché di questo si tratta, è la proposta del vice ministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, di prevedere le multe per infrazioni al codice della strada da pagare in base al reddito. Non contento di tagliare la rivalutazione delle pensioni superiori a cinque volte il minimo, il governo pensa a una misura socialista (di sociale non c’è nulla)”.