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Bonus acqua potabile: come funziona e come richiederlo

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Confermato per il 2023 il bonus acque potabili, il beneficio che ci permette di installare sistemi di filtraggio dell’acqua potabile a un costo agevolato dallo stato.

Come gli anni passati, anche quest’anno si potrà fare domanda, e sarà possibile ottenere l’agevolazione sulla spesa rispetto all’esborso di denaro compiuto per adeguare l’impianto durante l’anno precedente.

Tuttavia, per accedere al bonus acque potabili bisogna avere determinati requisiti soggettivi e oggettivi, nonché seguire precise modalità di richiesta.

Vediamo dunque come funziona il bonus acque potabili, chi può accedervi e come fare per ottenere il beneficio anche nel 2023.

Bonus acque potabili: cos’è e a cosa serve

Il bonus acque potabili serve per ottenere un credito d’imposta dopo essersi dotati di un sistema di filtraggio delle acque di casa, al fine di rendere l’acqua del rubinetto della cucina utilizzabile per berla anche in tavola.

Oltre ai sistemi di filtraggio, permettono di accedere al bonus acque potabili anche i sistemi volti a migliorare la mineralizzazione, nonché quelli per aggiungere anidride carbonica o raffreddare l’acqua del rubinetto.

Modalità di accesso al bonus acque potabili

Per accedere al bonus, bisogna considerare alle spese sostenute nel 2021 e nel 2022, e con la recente legge di bilancio, la spesa si estende anche al 2023.

Per fare domanda e ottenere il bonus, bisogna comunicare all’agenzia delle entrate quanto si è speso per acquistare e installare l’impianto di purificazione dell’acqua, e su questa comunicazione, l’agenzia stabilirà la percentuale della detrazione fiscale.

Nel 2021 il credito d’imposta si aggirava intorno al 30%, in ogni caso è necessario considerare un tetto massimo di spesa.

Periodo di riferimento bonus acque potabili

Il periodo nel quale bisogna effettuare la comunicazione all’agenzia delle entrate è il secondo mese dell’anno successivo alla spesa effettuata, quindi occorre agire nel mese di febbraio di ogni anno.

La spesa massima sostenuta per poter fruire del beneficio viene determinata nel massimo in:

  • 5.000 euro: immobile commerciale o istituzionale;
  • 1.000 euro: abitazione di persone fisiche.

Compensazione credito d’imposta: istruzioni per l’uso

Il credito d’imposta potrà essere compensato sull’F24 per i soggetti che esercitano attività d’impresa o di lavoro autonomo.

Esclusivamente per le persone fisiche, invece, oltre alla compensazione sull’F24, è possibile usare il bonus acque potabili sulla dichiarazione dei redditi dell’anno passato, e di quello successivo fino a che rimarrà un importo residuo a credito del contribuente.

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Ecco quindi come funziona e come richiedere il bonus acqua potabile, l’agevolazione contro gli sprechi che permette di evitare l’acquisto, e lo smaltimento, delle di bottiglie di plastica, necessarie per portare in casa un’acqua che, invece, abbiamo già.