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Bonus Cultura, maxi truffa nel napoletano: che cosa è successo

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La Guardia di Finanza di Napoli e la Procura di Napoli hanno scoperto una maxi truffa riguardante il Bonus Cultura 18 app, sarebbero nove le persone arrestate.

Il Bonus Cultura consiste in un voucher dal valore di 500 euro ed è riconosciuto ai giovani che hanno compito 18 anni nel 2022. L’agevolazione nasce con l’intento di sostenere la diffusione della cultura tra i giovani, tant’è che può essere speso per acquistare diversi prodotti ed attività culturali.

Il plafond può essere utilizzato per l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli live, corsi di musica, teatro e lingua straniera, abbonamenti a quotidiani e periodici, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva e libri. L’importo del buono può essere speso presso esercenti sia fisici che online, a patto che, siano inseriti nell’apposito elenco delle attività convenzionate.

Purtroppo, come spesso accade, non sempre gli incentivi statali vengono utilizzati per le finalità con le quali nascono. Infatti, proprio in queste ore, la Guardia di Finanza di Napoli in collaborazione con la procura di Napoli ha scoperto una truffa milionaria riguardante il bonus cultura 18 app. Al momento, sono in corso delle indagini a Ercolano e sono scattati già i primi arresti.

Truffa Bonus Cultura nel napoletano: la vicenda

Una piccola libreria nel centro di Ercolano, in provincia di Napoli, è stata messa sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. Stando a quanto emerso dalle indagini, l’esercizio sarebbe diventato un vero e proprio centro per le truffe sul bonus cultura 18 app, si stima un giro d’affari di quasi tre milioni di euro.

In buona sostanza, i gestori della libreria avrebbero finto l’acquisto di libri da parte dei titolari del bonus cultura 18 app, “scambiando” quasi 6 mila voucher (per la precisione 5.852) dal valore di 500 euro. I malfattori consegnavano solo una parte dell’importo, in contanti o in ricariche PostePay, mentre, loro successivamente incassavano l’intera cifra.

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Al momento, sono tre le persone finite in carcere, altre due sono agli arresti domiciliari, mentre, quattro sono state sottoposte all’obbligo di dimora. L’accusa è di truffa ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, associazione per delinquere finalizzata alla frode ai danni del Ministero della Cultura, falso in atto pubblico, intestazione fittizia di beni e società, riciclaggio e autoriciclaggio. Secondo gli inquirenti, sarebbe ingente il danno economico procurato al Mibact, quantizzato in 2.850.000 euro. Per cui, il gip del tribunale di Napoli, Giovanni de Angelis ha disposto anche il sequestro della libreria dove è stata realizzata la truffa del bonus cultura per i diciottenni.