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Ministero Salute: cosa succede se tagli a metà le compresse prima di assumerle

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Sono molte le persone che hanno l’abitudine di tagliare a metà le compresse prima di assumerle. Ma cosa suggerisce il Ministero della Salute in merito?

Sono tantissime le persone che abitualmente, spezzano le compresse prima di assumerle. Una pratica tanto diffusa che il Ministero della Salute ha deciso di intervenire, fornendo alcuni consigli in merito.

Tagliare a metà una compressa prima di deglutirla, a meno che non si abbiano difficoltà a deglutire, è una cattiva abitudine poiché, inficerebbe sull’efficacia della terapia. La manipolazione delle compresse, infatti, soprattutto se non correttamente gestita, può causare instabilità del medicinale, effetti irritanti locali ed errori nella terapia da seguire.

Stando ai dati emersi da un recente studio condotto da Hermes Pharma, sono davvero tantissime le persone che frazionano o addirittura triturano le compresse. Secondo gli esperti, il 33% delle persone sarebbe solita tagliare a metà le compresse prima di assumerle, mentre, addirittura il 17% le schiaccia per poi scioglierle in acqua, senza sapere che così facendo rischiano di rendere meno efficacie la terapia che stanno seguendo. Ecco in merito cosa suggerisce il Ministero della Salute.

Cosa suggerisce il Ministero della Salute

Al fine di garantire la sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure, il Ministero della Salute è intervenuto con alcune importanti indicazioni in merito alla manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide. Nella Raccomandazione n. 19, il Ministero invita a seguire una serie di importanti regole in merito alla pratica della manipolazione delle compresse. Innanzitutto è consigliato “procedere alla manipolazione subito prima della somministrazione di ogni singola dose”. Poi, è consigliato “spezzare le compresse divisibili lungo la linea di divisione (dove presente) e prestare attenzione nei casi di compresse senza linea di divisione, in quanto il taglio può determinare angoli vivi o facce ruvide. Inoltre, controllare visivamente che le porzioni siano delle stesse dimensioni”. Infine, il Ministero suggerisce di “non dividere le compresse in meno di un quarto, se non specificato dal produttore”.

All’interno del documento sono specificate anche le categorie che non devono essere manipolate, come: le capsule molli, le compresse e le capsule con rivestimento gastroresistente e le compresse e le capsule a rilascio prolungato / modificato. Tuttavia, proprio come suggerisce il Ministero della salute, nel caso di “pazienti disfagici adulti e pediatrici, pazienti pediatrici, pazienti anziani, pazienti prebisfagici, pazienti fragili, pazienti politrattati, pazienti in nutrizione enterale, pazienti con ridotta compliance e se c’è necessità di avere un dosaggio non disponibile in commercio” è possibile ricorrere alla manipolazione delle compresse.

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Ad ogni modo, è possibile consultare il testo integrale della “Raccomandazione per la manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide” sul sito www. salute.gov.it