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L’identikit del manipolatore affettivo, tutti i segnali per riconoscerlo ed evitarlo

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Incappare in un manipolatore affettivo può metterci in serio pericolo. Ecco i segnali per riconoscerlo ed evitare di cadere nella sua trappola.

Con il termine manipolatore affettivo, si intende una persona particolarmente pericolosa, diversa dalla gente comune, che può farci molto male sul profilo psicologico. Senza avere le giuste conoscenze, identificare un manipolatore affettivo (donna o uomo che sia), può essere un’operazione piuttosto complicata. Infatti, il manipolatore affettivo può nascondersi dietro chiunque: il proprio partner, un amico, un familiare o un collega di lavoro.

Solitamente, queste persone, con lo scopo di mantenere alta la propria autostima, creano dinamiche tali per cui, chi gli è accanto venga demolito psicologicamente e diventi totalmente dipendente da lui / lei. Come abbiamo anticipato, identificare subito un manipolatore non è affatto semplice, perché, nella prima fase si mostrano affascinanti, attente e capaci di capire nel profondo l’altra persona. In altre parole, fanno sentire l’altro amato. Ma è solo una maschera! Infatti, quando il rapporto viene concretizzato, il manipolatore lentamente mette in atto le sue tecniche che puntano a minare l’autostima della malcapitata vittima per renderla insicura e spaventata e, quindi, totalmente dipendente da lui.

Per tale ragione, può essere utile avere una maggiore informazione sul tema. Riconoscendo i segnali manipolatori, è possibile evitare di cadere nella loro trappola.

Manipolatore affettivo: i segnali per riconoscerlo ed evitarlo

Quando si cade nella trappola di un manipolatore affettivo, si parla di “love boomering”, e può essere davvero pericoloso. Pertanto, è importante conoscere i classici segnali manipolatori. Solitamente, i manipolatori procedono per step. Iniziano con la seduzione, per conquistare l’approvazione e la fiducia della propria vittima. Per passare, successivamente, all’aggressione dell’autostima, il condizionamento e la manipolazione della vittima.

In buona sostanza, la vittima affascinata dal manipolatore, assimila il suo punto di vista fino a farlo diventare proprio, per poi diventarne totalmente dipendente. Questa fase, anche conosciuta come “effetto guinzaglio emotivo”, dà il via alla fase di manipolazione affettiva.

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In questi casi, le conseguenze per la vittima possono devastanti sia a livello fisico che psichico ed accusare problemi come attacchi di panico, paura, insonnia, mal di testa e disturbi alimentari. Per cui, qualora in una relazione ci si dovesse sentire spesso confusi, inadeguati e spaventati, è possibile che si tratti di una relazione manipolativa. A questo punto, una buona idea potrebbe essere cercare l’aiuto di uno psicologo. Un medico specialista ci aiuterà non solo a svelare la vera natura del manipolatore, ma anche a trovare la forza di uscire da questo tipo di relazione dannosa e a ritrovare la propria serenità.