Home » Mutuo, cosa succede in caso di fallimento della banca: previsioni e soluzioni

Mutuo, cosa succede in caso di fallimento della banca: previsioni e soluzioni

mutuo bancarotta
solofinanza.it

Dopo il fallimento della Silicon Valley Bank e le pessime previsioni sul sistema bancario americano, sempre più persone si chiedono cosa potrebbe accadere al proprio mutuo in una situazione simile.

Il mutuo è a tutti gli effetti un enorme contratto di prestito stipulato con l’istituto di credito quindi è lecito chiedersi cosa potrebbe accadere nel caso in cui una banca italiana fallisse senza preavviso e dichiarasse bancarotta senza ricevere aiuti esterni.

Secondo gli economisti esperti del settore bancario, in America attualmente rischiano il fallimento quasi 200 banche e, nonostante il Governo e l’Europa abbiano assicurato che un’eventualità simile non potrebbe accadere alle Nazioni dell’Eurozona, i correntisti stanno cominciando a chiedersi come sia meglio gestire il proprio denaro.

Nel caso in cui una banca italiana rischi la bancarotta entrerebbe in soccorso il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositanti (FITD) che consente di emettere un rimborso ai correntisti per un massimo di 100mila euro entro 20 giorni dal fallimento. Tale provvedimento risulta essere molto utile per i piccoli risparmiatori tuttavia chi ha grandi somme di denaro depositate nella banca potrebbe essere un brutto colpo ricevere solo un rimborso di una parte dei propri risparmi.

A differenza di altri Paesi, in Italia tutte le banche sono obbligate per legge a garantire il rimborso ai correntisti, aderendo ad uno dei sistemi dedicati come il FITD, il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo.

Cosa succede al mutuo in banca in caso di bancarotta

Se una persona stipula un mutuo con una banca che poi dichiara il fallimento non ha molto di cui preoccuparsi in quanto le condizioni iniziali contrattualizzate, compresi tassi di interesse, rate e durata del mutuo. Fino al 2015 in caso di bancarotta interveniva direttamente la Banca d’Italia, la quale prendeva in gestione tutti i mutui e prestiti, le cose però sono cambiate con il decreto Salva Banche.

fallimenti mutuo
freepik

Dal 2015 in poi è entrato in vigore il Decreto Salva Banche, emanato dal governo Renzi e che consente ad un gruppo finanziario di occuparsi dei debiti e dei crediti della banca fallita. In entrambi i casi comunque il correntista non avrebbe bisogno di preoccuparsi, infatti vengono sempre garantite le condizioni valide al momento dell’accensione del mutuo.

Durante il periodo di transizione e di acquisizione dei mutui da parte del gruppo bancario, il correntista ha la possibilità di trasferire i propri contratti presso un altro istituto di credito, il quale potrebbe offrire condizioni più vantaggiose.