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Pignoramento prima casa, quando l’Agenzia delle Entrate lo può fare | Tutto quello che devi sapere

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Avere dei debiti con il Fisco può comportare il pignoramento della prima casa? Ecco cosa prevede la Legge in Italia.

Spesso, quando si hanno dei debiti, il primo dubbio è che il Fisco possa pignorare la casa. In merito, sono tante le informazioni che circolano, questo soprattutto perché l’abitazione è un bene di prima necessità e nella maggior parte dei casi il risultato di anni di sacrifici. Per cui, in questo articolo cerchiamo di fare chiarezza e capire quando e se l’Agenzia delle Entrate può procedere al pignoramento della prima casa.

Come molti sanno, il pignoramento è un’azione forzata con la quale un creditore ottiene lo spossessamento di un bene del debitore che non risulta essere in grado di far fronte ai suoi impegni finanziari. Ad esempio, nel caso in cui non si riescano più a pagare le rate del mutuo concesso dalla banca, ci si potrebbe ritrovare di fronte al pignoramento immobiliare, ovvero, il processo esecutivo di espropriazione forzata di un bene immobile, nel caso specifico la casa.

Tuttavia, ci sono diverse situazioni previste dalla Legge Italiana in cui la prima casa non è pignorabile, scopriamoli nel corso dell’articolo.

Pignoramento prima casa: è possibile o no?

Quando un debitore, proprietario di un immobile, si trova in una situazione di insolvenza, cioè non paga i suoi debiti, il creditore ha diritto di pignorare la casa. Questa, sarà poi venduta all’asta per ottenere la somma di denaro che il debitore deve al creditore. Tuttavia, proprio come previsto dalla Legge Italiana, non sempre il Fisco può procedere all’esecuzione forzata di una casa.

Il D.L n. 69/2013 (convertito con modificazioni dalla Legge n. 98/2013) ha modificato l’art. 76, comma 1, D.P.R. n. 602/1973 disciplinante l’esecuzione esattoriale ed ha sancito il divieto di pignoramento dell’unico immobile di proprietà del debitore ad opera del Fisco. Questo significa che, l’azione esecutiva immobiliare è limitata solo nei confronti dell’erario, cioè, dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione.

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In buona sostanza, l’impignorabilità della prima casa è prevista solo nei confronti del Fisco ed a patto che sia l’unica casa posseduta e che non sia annoverabile tra i beni di lusso o accatastata nella categoria A/8 o A/9. Viceversa, può procedere al pignoramento della casa, nel caso in cui il debitore sia proprietario di almeno due immobili il cui valore superi i 120 mila euro. Inoltre, è indispensabile che il debito del contribuente superi i 120 mila euro e che, in precedenza, abbia ricevuta la notifica della cartella esattoriale.