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BFP giugno 2023, tassi al rialzo: la notizia tanto attesa dai risparmiatori

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La buona notizia per i risparmiatori italiani è che il tasso di alcuni buoni fruttiferi postali è stato ritoccato al rialzo. Ecco quali sono i bfp coinvolti.

Era una notizia piuttosto attesa dai risparmiatori del Bel Paese e, finalmente, possiamo parlare di rialzo dei tassi di alcuni buoni fruttiferi postali. Come molti sanno, i buoni fruttiferi postali sono tra gli strumenti di investimento più amati tra i risparmiatori italiani, questo grazie soprattutto alla buona reputazione di cui godono, essendo ritenuti poco rischiosi. Emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA, una società controllata dallo Stato, sono considerati prodotti molto sicuri. Per cui, sebbene offrano un rendimento minimo, risultano piuttosto appetibili per i risparmiatori.

In più, anche il funzionamento è molto semplice. In buona sostanza, il risparmiatore versa una somma in denaro partendo da una soglia minima di 50 euro, che con il passare del tempo matura interessi. Ovviamente, il rendimento varia in base a diversi fattori:
• la cifra investita (ovviamente più alto sarà l’importo più alti saranno i guadagni ottenuti);
• la durata del buono (dai 3 ai 20 anni);
• la tipologia del buono sottoscritto.

Abbiamo anticipato, che i tassi di interesse di alcuni buoni fruttiferi postali sono stati rivisti, ovviamente al rialzo. Erano diversi mesi che questo non accadeva, per cui, sarete curiosi di conoscere quali sono i buoni fruttiferi coinvolti.

Tassi al rialzo: ecco i buoni fruttiferi coinvolti

Il primo titolo che ha visto aumentare i tassi di interesse è il Buono 3 Anni Plus. Infatti, per questo investimento a breve termine il rendimento annuo lordo a scadenza sale al 2%, rispetto al precedente 1,50%. Questo significa che se oggi vengono investiti 5 mila euro, alla scadenza dei tre anni si potrebbero ottenere ben 267 euro in più.

Un altro strumento di investimento rivisto al rialzo è il buono 3 x 2 con durata sei anni. Attualmente, il rendimento è del 2,25%, in pratica lo 0,25% in più rispetto a prima. Nel caso del buono 3 x 2 gli interessi maturano già dopo 3 anni (1,25%), ma trattandosi di un titolo flessibile è possibile ottenere il rimborso anche prima. Versando una cifra di 5 mila euro, si può ottenere a scadenza, dunque, tra sei anni un rendimento di 625 euro. Aumentato anche il tasso dei buoni 3 x 4 della durata di 12 anni, che arriva al 2,75%, praticamente lo 0,25% in più. Anche nel caso del buono 3 x 4 gli interessi maturano ogni tre anni e come si può immaginare investendo 5 mila euro, a scadenza si avrebbe un rendimento di quasi 1.684 euro.

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Infine, fa gola l’aumento del tasso dei buoni fruttiferi ordinari di durata ventennale. In questo caso, il tasso arriva fino al 3%, dunque, depositando 5 mila euro si riscuoterebbe poco più di 8.520 euro.