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Legge 104, il caregiver può essere liberamente scelto dal disabile? Ecco cosa dispone il Legislatore

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Un disabile può scegliere liberamente da chi farsi assistere? Vediamo cosa dispone la Legge in merito ai caregiver.

La definizione di caregiver appare nella Legge di Bilancio 2018 che recita: “chi assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18”.

In altre parole, il caregiver si occupa di prendersi cura di una persona malata e / o disabile, aiutandola a compiere gesti e attività della vita quotidiana.

Per tale ragione, a questa figura, la legge 104 che disciplina i diritti e l’assistenza delle persone con handicap, riconosce una serie di agevolazioni, come ad esempio, la possibilità di usufruire di permessi di lavoro retribuiti e il congedo straordinario retribuito. Ma chi sceglie il caregiver? Può una persona con disabilità scegliere liberamente da chi farsi prestare assistenza? il caregiver può essere liberamente scelto dal disabile? Vediamo cosa dispone il legislatore.

Caregiver: può essere liberamente scelto dal disabile?

Per rispondere alla domanda dobbiamo far riferimento all’articolo 33 della legge 104 del 1992. La normativa dispone che è la persona con disabilità può scegliere il caregiver, ovvero, il familiare che dovrà occuparsi della sua assistenza.

Il familiare può essere:
• il coniuge;
• la parte dell’Unione Civile;
• il convivente;
• i parenti e gli affini entro il secondo grado; in casi eccezionali viene estesa ai parenti al terzo grado sei i genitori o il coniuge del disabile abbiano compiuto i 65 anni di età o siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

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Alla persona che farà da caregiver vengono riconosciuti una serie di benefici ed agevolazioni. Tra quelli più importanti: i permessi retribuiti (tre giorni al mese, frazionabili anche in ore) e il congedo straordinario retribuito (per un massimo di due anni, per intero o frazionabili in giorni).