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Invalidi civili, cambiamenti in vista: le modifiche con le nuove regole

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Sono stati approvati in Consiglio dei Ministri i due decreti attuativi della legge quadro sulla disabilità. Cosa prevedono e quali cambiamenti comportano

Lo scorso 3 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare due decreti attuativi riguardanti la legge quadro sulla disabilità. L’obiettivo è quello di mettere ordine rispetto alle disposizioni vigenti inerenti questa delicata materia così da garantire ai disabili il riconoscimento della propria condizione e dei propri diritti.

Le novità in vista per i prossimi anni sono molteplici a partire dalla nuova modalità di accertamento della condizione di disabilità civile e dalla realizzazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato della persona con disabilità. La sperimentazione partirà in entrambi i casi nel 2025.

Modalità di valutazione dell’invalidità civile: cosa cambia

Tornando nello dettaglio ai decreti, grazie a questi sarà possibile snellire e semplificare le procedure. La novità principale riguarda la modifica delle procedure di accertamento della disabilità. Una riforma che partirà in via sperimentale in alcune aree del paese a partire da gennaio 2025 per poi entrare a pieno regime ufficialmente a gennaio 2026 quando l’accertamento dell’invalidità civile sarà affidato all’Inps.

Addio alle visite di controllo dopo 2-3 anni per le persone con patologie cronico degenerative accertate. La certificazione della condizione di disabilità sarà unificata al processo di accertamento dell’invalidità civile. Tale procedimento sarà attivato da un certificato medico introduttivo.

Per quanto concerne invece il progetto di vita se prima le persone dovevano sbattersi tra vari enti per esigenze sanitarie, socio-sanitarie o sociali con l’istituzione di una sola commissione ci sarà appunto un unico organo che deciderà insieme all’invalido le esigenze da andare a soddisfare.

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L’altra parte del decreto disciplina invece l‘istituzione di una cabina di regia che va a determinare i livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone con disabilità. Saranno ricompresi i ministri competenti in materia e anche altri elementi, tra cui figurano: un delegato della commissione tecnica per i fabbisogni standard, il presidente della conferenza delle regioni, il presidente dell’ANCI e i presidenti delle federazioni maggiormente rappresentative delle associazioni in materia di disabilità.

Dal canto suo la cabina di regia avrà diversi ruoli come ad esempio effettuare una prima ricognizione delle prestazioni essenziali delle persone con disabilità, proporre delle linee guida per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni e assicurare il coordinamento e il pieno rispetto della normativa riguardante i sussidi, incentivi e agevolazioni per le persone affette da disabilità tenendo conto delle tutele previste dalla normativa in materia di invalidità civile.