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Che differenza c’è tra legge 104 e accompagnamento: in pochi lo sanno

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Contrariamente al pensiero comune, la legge 104 e l’accompagnamento danno accesso ad agevolazioni e diritti differenti. Vediamo allora cosa cambia tra queste due tipologie di sostegno.

Spesso, viene confusa la Legge 104 con l’accompagnamento, credendo erroneamente che si tratti della stessa cosa, oppure, pensando che il riconoscimento della Legge 104 dia automaticamente diritto all’accompagnamento e viceversa.

In realtà, le cose non stanno così. Ci sono sostanziali differenze fra queste due tipologie di sostegno dovute, principalmente, dalla diversa valutazione della condizione sanitaria. Infatti, il diritto alla 104 scatta in caso di riconoscimento dell’handicap, cioè lo svantaggio sociale che vive un individuo affetto da disabilità dovuta da una minorazione fisica o sensoriale, che comporta difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa. Mentre l’accompagnamento viene concesso nei casi di riconoscimento di invalidità totale e permanete (invalidità 100%). Questo significa che, può essere riconosciuta la 104 per invalidità al 100%, ma non avere diritto all’accompagnamento se non viene riconosciuta la condizione di non autosufficienza.

Le differenze tra Legge 104 e accompagnamento non riguardano solo l’aspetto sanitario, ma si fanno ancora più evidenti sotto l’aspetto economico, dunque, in termini di benefici ed agevolazioni che possono essere richieste.

Legge 104 e accompagnamento: quali sono le differenze

Come abbiamo appena visto, la Legge 104 differisce dall’accompagnamento, non solo dal punto di vista della valutazione della condizione sanitaria, ma anche dal punto di vista del trattamento economico.

Per gli individui ai quali viene riconosciuta una condizione di non autosufficienza, la legge prevede un’indennità di accompagnamento, ovvero, un assegno mensile, che per il 2023 ha un importo pari a 527,16 euro mensili per dodici mensilità, in caso di invalidità al 100%. Il legislatore non prevede, invece, un vantaggio economico per chi ha i requisiti per richiedere la 104. In questo caso, infatti, sono previste solo misure volte a garantire la giusta assistenza al soggetto portatore di handicap. I titolari 104 possono, inoltre, usufruire di agevolazioni come la detrazione Irpef al 19% e l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di beni e sevizi che possano supportare la persona disabile. Infine, chi ha un reddito che rientra nei limiti di legge ed ha un’invalidità riconosciuta superiore al 74%, può accedere ad altre prestazioni economiche come, ad esempio, la pensione di invalidità.

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In caso di riconoscimento di invalidità al 100% associata ad una condizione di non autosufficienza, è possibile ottenere sia le agevolazioni Legge 104 che indennità di accompagnamento.