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Alzheimer, i campanelli d’allarme da non sottovalutare: così se ne rallenta il decorso

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Attualmente, la malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza nella popolazione anziana e solo riconoscendone i segnali iniziali è possibile rallentarne il decorso.

L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che, piano piano, compromette in maniera irreversibile le funzioni cognitive principali, quali memoria, attenzione, ragionamento e linguaggio. Dunque, anche se in modo progressivo, compromette l’autonomia di chi ne soffre.

Normalmente, colpisce dopo i 65 anni, ma può manifestarsi anche in forma precoce intorno ai 50 anni. Le cause dell’insorgere della malattia possono essere diverse. L’Alzheimer può essere la conseguenza di predisposizione genetica e familiare, ma possono aumentare il rischio di incappare in questa patologia anche l’elevata pressione arteriosa, il diabete, alti livelli di colesterolo e il fumo.

Il morbo di Alzheimer può avere un decorso molto lento, per cui, è importante non sottovalutare i primi campanelli d’allarme per rallentare l’avanzare della malattia.

Alzheimer: i campanelli d’allarme da non sottovalutare

L’Alzheimer è una malattia fatale per il cervello. Infatti, è caratterizzata da un progressivo processo degenerativo delle funzioni cognitive, fino alla compromissione dell’autonomia e la capacità di compiere le normali attività giornaliere di chi ne è affetto.

Sebbene, attualmente, non ci sia una cura per vincere questa patologia, è importante prestare attenzione ai primi sintomi per rallentarne il decorso. Di norma, il segnale più precoce da non sottovalutare è la perdita di memoria, che inizialmente può manifestarsi in forma leggera, fino a diventare più marcata e grave col passare del tempo. Alla perdita di memoria, via via, possono essere notati altri sintomi come disturbi nel linguaggio, disorientamento spaziale e temporale, depressione, disturbi comportamentali, disturbi del sonno e difficoltà nell’esecuzione delle normali attività quotidiane. Può capitare, inoltre, che la persona affetta da Alzheimer mostri alterazioni della personalità, ad esempio, potrebbe perdere interesse nei propri hobby o nel proprio lavoro.

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Come abbiamo anticipato, purtroppo attualmente, non esiste una cura per debellare il morbo di Alzheimer, ma è possibile solo rallentarne il decorso, con farmaci in grado di migliorare i sintomi della malattia. Per questo motivo, gli esperti raccomandano la prevenzione. Secondo quanto emerso da diversi studi in materia, il rischio di sviluppare l’Alzheimer può essere ridotto diminuendo il rischio di malattie cardiache, sovrappeso e diabete. Dunque, il consiglio è di adottare uno stilo di vita sano. Seguire una dieta equilibrata, praticare regolarmente attività fisica, evitare il fumo e limitare il consumo di alcolici. Inoltre, una buona strategia per contrastare questa patologia e mantenere il proprio cervello sempre in attività, ad esempio, leggendo, scrivendo a mano, imparando sempre qualcosa di nuovo.