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Aveva l’RDC ma giocava d’azzardo, la sentenza del Giudice sbalordisce tutti

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Giocava d’azzardo con l’RDC – pixabay
Una delle ultime novità ha fatto molto parlare di sé a livello nazionale dato che una donna è riuscita ad aggiudicarsi 300mila euro con il gioco d’azzardo nonostante beneficiasse del Reddito di Cittadinanza.

L’aspetto più sconvolgente di tutta la situazione però riguarda la sentenza emessa dal giudice di Avellino che ha dato ragione alla donna, assolvendola completamente dal reato di acquisizione fraudolenta di erogazioni pubbliche, sentenza che però non è stata ben vista dall’INPS.

Il gioco d’azzardo ed il Reddito di Cittadinanza

L’evento è accaduto nella città di Avellino, qui è stato infatti indetto il processo contro la donna che percepiva gli assegni del Reddito di Cittadinanza nonostante riuscisse a trasferire sulle prepagate ingenti somme di denaro destinate al gioco d’azzardo.

La sentenza, emessa dal giudice nel 2019, ha assolto completamente la donna di 37 anni dalle accuse di acquisizione fraudolenta di erogazioni pubbliche destinate ai cittadini in difficoltà, nonostante abbia avuto modo di gestire oltre 300mila euro.

L’Ansa, che ha riferito la notizia rendendola nota a livello nazionale, ha evidenziato come la donna di Avellino avesse giocato i soldi che puntualmente venivano persi o vinti, ma che in ogni caso non avrebbero dovuto farla accedere all’erogazione dell’RDC.

L’INPS infatti non risulta essere assolutamente d’accordo con la sentenza e richiede la restituzione della cifra goduta dalla signora, che ammonta a 12.600 euro, la quale però ha già presentato opposizione tramite il suo avvocato Fabiola De Stefano, la stessa che le ha fatto vincere la prima causa.

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300mila euro gioco d’azzardo – pixabay

Cosa non si può acquistare con il Reddito di Cittadinanza

Sul sito ufficiale del Reddito di Cittadinanza sono elencate tutte le spese non consentite, in cui compaiono:

  • acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
  • armi;
  • materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
  • servizi finanziari e creditizi;
  • servizi di trasferimento di denaro;
  • servizi assicurativi;
  • articoli di gioielleria;
  • articoli di pellicceria;
  • acquisti presso gallerie d’arte e affini;
  • acquisti in club privati.

In più, la Carta dell’RDC non può essere usata per effettuare acquisti online o in negozi associati agli articoli sopra citati. L’utilizzo dei fondi Statali per acquisti simili comporterebbe un immediato provvedimento da parte dell’INPS, portando ad una sospensione temporanea o addirittura definitiva del sostegno economico.

Per quanto il gioco d’azzardo sia un caso estremo sembrerebbe effettivamente non andare contro alcuna regola prevista dal sito gestito dal Governo, probabilmente è una mancanza a cui si dovrà far fronte nel futuro, quando verrà modificato il regolamento dell’RDC.