Addio al reddito di cittadinanza dal 2024, chi lo perderà
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo aveva annunciato più volte durante la campagna elettorale e pare che per molti titolari del reddito di cittadinanza, sia giunto il momento di dire addio al sussidio.
Il reddito di cittadinanza è la misura introdotta nel 2019 dal Governo Conte, nata con l’intento di sostenere i cittadini momentaneamente in difficoltà per la mancanza di una occupazione e che rispondessero a specifici requisiti economici. Tuttavia, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ha sempre spinto per una sua almeno parziale abolizione e stando alla legge di bilancio varata dal Governo, molti percettori di Reddito di Cittadinanza a partire dal primo di gennaio del 2024 dovranno dire addio al sussidio.
Attualmente, il reddito di cittadinanza è rivolto ad una platea di 2,4 milioni di persone per un importo medio pari a 551 euro al mese, con un impatto sulle casse dello stato pari a circa 9 miliardi ogni anno. Tuttavia, con la recente approvazione del disegno di legge di bilancio da parte del Consiglio dei Ministri, per molti beneficiari di reddito di cittadinanza presto calerà il sipario.
La manovra varata lo scorso lunedì 21 novembre, proprio come spiega in una nota il Ministro dell’Economia della Lega Giancarlo Giorgetti, dà ufficialmente il via ad una “manutenzione straordinaria del reddito di cittadinanza, che si avvia verso la sua abolizione, con un periodo transitorio nel 2023 con maggiori controlli sul fronte di chi lo percepisce e di chi riceve offerte di lavoro”.
In altre parole, momentaneamente, il reddito di cittadinanza resterà a disposizione fino al 31 dicembre 2023, poi gradualmente la platea di beneficiari sarà drasticamente ridotta per un risparmio stimato pari a 734 milioni di euro solo per il prossimo anno.
Addio al Reddito di cittadinanza, chi lo perderà
Insomma, il futuro del reddito di cittadinanza sembra segnato per molti beneficiari. Nello specifico, da gennaio 2023, i cittadini tra i 18 ed i 59 anni che potranno lavorare e non hanno in famiglia disabili, minori o anziani over 60, perderanno gradualmente il riconoscimento al sussidio.
In buona sostanza, dal 2023 gli occupabili riceveranno il sussidio per non oltre otto mesi e per almeno sei mesi dovranno partecipare a corsi di formazione al lavoro. Qualora non dovessero partecipare, il diritto al reddito di cittadinanza decadrebbe. In più, dal 2024 i cittadini occupabili non potranno più presentare domanda per il reddito di cittadinanza. Il discorso cambia per gli inoccupabili, che continueranno a percepire l’assegno.
Ad ogni modo, a partire dal 2024 sarà introdotta una nuova misura a favore dei cittadini in situazioni di disagio economico.