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Aumento multe dal 2023: gli importi delle principali infrazioni

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L’aumento delle multe stradali sarà dell’11%, ed è dovuto a un aggiornamento automatico previsto dall’articolo 195 del codice della strada.

A denunciarlo è Simone Baldelli ex deputato di forza Italia, che con un tweet ha avvertito consumatori e politici.

Immediate le reazioni del ministro Salvini, che è già al lavoro per evitare che l’aumento spieghi i suoi effetti. Vediamo meglio cosa provoca l’aumento delle sanzioni e quale sarà l’importo preciso delle principali infrazioni stradali.

Aumentano le infrazioni: da Gennaio costeranno l’11% in più

Le infrazioni che saranno oggetto di incremento sono diverse. Primo fra tutti è l’aumento per chi si trova in divieto di sosta. La sanzione per chi sosta nei luoghi in cui è vietato passa a 46 euro, mentre fino a fine dicembre si pagano 42 euro. Usare il cellulare mentre si guida costerà agli automobilisti 183 euro, registrando un aumento di ben 18 euro. Accedere nella ZTL costerà ben 92 euro, quindi 9 euro in più. Se poi si superano i limiti di velocità oltre i 60 km/h, si può avere una sanzione di 938 euro, con una differenza rispetto all’attuale sanzione di ben 93 euro.
Allo stesso modo, passare col semaforo rosso arriverà a costare 183 euro, mentre senza l’aumento costerebbe 167 euro, e circolare senza casco o senza la cintura di sicurezza costerà 92 euro invece di 83.

I motivi dell’aumento e le reazioni della politica

Secondo il testo dell’articolo 195 del codice della strada, l’importo delle sanzioni deve aggiornarsi ogni due anni secondo l’indice dei prezzi al consumo, che come è risaputo ha subito un enorme incremento negli ultimi mesi. Per evitare che questo avvenga, il governo deve adottare al più presto un provvedimento che vada a bloccare questo aumento, che con l’aumento di inflazione e costo della vita non sarebbe sostenibile dagli italiani.
Il rincaro è stato segnalato via Twitter da Simone Baldelli, ex deputato di Forza Italia che ricopriva anche la carica di presidente della commissione d’inchiesta sui consumatori.

Il suo avvertimento provoca la reazione istantanea di Matteo Salvini, che si dice subito pronto a mettersi al lavoro per evitare che tale automatismo possa operare all’inizio del prossimo anno.

Secondo il leader della lega, aumentare le sanzioni stradali dell’11% sarebbe ingiusto, di conseguenza si pensa di far rientrare nella manovra relativa alla legge di bilancio anche la modifica di questo articolo.

Alcune fonti del Corriere, infatti, riportano che i tecnici del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, del quale Matteo Salvini è ministro, stanno già lavorando per evitare l’aumento delle sanzioni.

Le associazioni a tutela dei consumatori

A favore dei consumatori si esprimono anche Assoutenti e Codacons. Secondo le associazioni, questo aumento delle sanzioni è una vera ingiustizia per i cittadini. Le contravvenzioni stradali forniscono un incasso medio annuale di ben 3 miliardi di euro ai comuni italiani, e spesso, questi soldi vanno a colmare il disavanzo del bilancio delle amministrazioni comunali.

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Il presidente di Assoutenti Furio Truzzi si augura che il governo Meloni vada nella direzione di evitare qualsiasi aumento delle infrazioni, che di fatto porterebbe soltanto un vantaggio nelle operazioni di cassa. Quello che, al contrario, il presidente di Assoutenti auspica, è che si incrementi il meccanismo di penalizzazione sui punti della patente, applicandolo anche alle contravvenzioni minori.