Stretta del Governo sui riscaldamenti, controlli serrati ai punti di maggior consumo
La crisi energetica causata dal conflitto tra Russia ed Ucraina, ha spinto il Governo italiano a dettare precise indicazioni per un risparmio energetico. Pertanto, con lo scopo di verificare il rispetto delle disposizioni, saranno attivati frequenti monitoraggi su locali commerciali, edifici pubblici, impianti condominiali e tutti i punti considerati a maggior consumo.
Il messaggio del Governo è piuttosto chiaro “bisogna consumare meno gas”. E questo non solo per fronteggiare una ipotetica interruzione delle forniture di gas da parte della Russia, ma anche per contrastare il problema caro – energia. Per questo motivo, il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani ha firmato il Decreto, nel quale vengono stabiliti i nuovi limiti da rispettare.
Tra le misure previste, innanzitutto, caloriferi giù di un grado. Passando dagli attuali 20 a 19 gradi centigradi. In più i riscaldamenti potranno essere in funzione per un’ora in meno al giorno e per un periodo di tempo più breve rispetto allo scorso anno. Posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di chiusura dei termosifoni.
Chiaramente, al fine di controllare che vengano effettivamente rispettate queste nuove disposizioni, saranno attivati serrati controlli che riguarderanno principalmente i punti a maggiore consumo come gli edifici pubblici, i locali commerciali e gli impianti condominiali.
Stretta sui riscaldamenti: come funzioneranno i controlli
Con lo scopo di agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni, saranno attivati serrati monitoraggi sui punti considerati di maggior consumo. Questa attività di controlli saranno a campione, ma non è prevista nessun tipo di sanzione nei confronti di chi non rispetterà il piano del Governo.
![nuove disposizioni caloriferi](https://www.solofinanza.it/wp-content/uploads/2022/11/nuove-disposizioni-caloriferi.jpg)
Infatti, proprio come ha affermato il Ministro Cingolani, il piano del governo si baserà soprattutto sulla sensibilizzazione dei cittadini, invitati ad un cambiamento delle proprie abitudini al fine di imparare a consumare meno gas.
Ad ogni modo, proprio come chiarisce il Mite in una nota “… le riduzioni hanno delle esenzioni: in particolare non saranno applicate agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili”.