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Poste Italiane cade nella rete dei truffatori online, rubati soldi anche dai bancomat

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Poste Italiane è rimasta vittima di una truffa online da milioni e milioni di euro. Ecco come sono state svuotate le casse dell’importante istituto di credito.

A quanto pare le truffe online non colpiscono solo i malcapitati utenti privati, ma a cadere vittima dei criminali informatici possono essere anche grandi aziende. Proprio come è accaduto a Poste Italiane, caduta nella rete dei truffatori informatici, con danni per milioni e milioni di euro.

Il colpo è stato messo a segno con la truffa del BEC, meglio conosciuto come Business E – mail Compromise. Si tratta di un particolare tipo di attacco, recentemente molto utilizzato dai cyber criminali attraverso le e – mail. Basti pensare che solo negli Stati Uniti si contano migliaia e migliaia di colpi messi a segno grazie all’utilizzo di BEC, per un volume d’affari di tanti miliardi di dollari.

Di recente, anche il nostro Paese è stato preso di mira dagli hacker e, ad oggi, si contano numerosi casi di Business E – mail Compromise.  Attraverso gli attacchi BEC, i malfattori fanno credere di essere una azienda importante o addirittura un importante esponente delle forze dell’ordine, per ingannare i malcapitati e una volta ottenuti i dati necessari, provvedono a svuotargli il conto.

Questa volta, però, a cadere nella rete dei truffatori online non è stato un semplice cittadino ma un importante istituto di credito come Poste Italiane.

Poste italiane vittima di una truffa per milioni di euro: la vicenda

Il caso Poste Italiane è agli onori della cronaca recente, per via soprattutto della ingente somma sottratta all’istituto di credito. Si parla di una truffa da ben 5 milioni di euro. A cadere nella trappola dei cyber criminali, una funzionaria delle Poste, ingannata con una e – mail, apparentemente inviata da Microsoft, in cui veniva richiesto il pagamento di una fattura, da effettuare però su un nuovo iban. Chiaramente, si trattava di un indirizzo di posta elettronica falso che terminava con @mlcrosoft anziché @microsoft. Particolare, sfuggito alla dipendente di Poste Italiane che ha provveduto ad autorizzare il pagamento di ben 5 milioni di euro.

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Un attacco piuttosto grave quello subito da Poste Italiane sul quale sta indagando la polizia postale. Tuttavia, sembra davvero improbabile che l’istituto di credito possa riuscire a recuperare i soldi persi.

Del resto, stando alle ultime notizie emerse dalle indagini in corso, pare che i 5 milioni di euro siano stati smistati tra Emirati Arabi, Spagna, Turchia, Hong Kong, Bulgaria, Romania ed Ungheria.