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Legge di Bilancio: da Gennaio si guadagnerà di più grazie alle nuove misure

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Le idee sugli stipendi, già presenti con l’ex Governo Draghi, sembrerebbero essere state discusse tra la maggioranza appena qualche giorno fa, la quale riconosce l’importanza di un aiuto dedicato ai redditi bassi, tentando nel frattempo di incentivare le assunzioni.

Già dal prossimo anno potranno quindi essere visibili dei leggeri aumenti che potranno coinvolgere tutti i lavoratori dipendenti, mantenendo un occhio di riguardo per chi percepisce un reddito appena sufficiente per la conduzione di una vita dignitosa.

I redditi bassi e medio-bassi riceveranno una bella sorpresa a partire da Gennaio dato che si troveranno un aumento in busta paga che sarà destinato a rimanere per un lungo periodo. La Legge di Bilancio ha evidenziato alcune fasce di reddito che, con l’aiuto della manovra, potranno aumentare il proprio potere di acquisto in maniera considerevole.

Il taglio del cuneo fiscale era già previsto dal Governo Draghi per un valore pari a 2 punti, comprendendo solo alcune fasce di reddito e, almeno secondo quanto riferito dalla Meloni, anche sì in maniera piuttosto vaga, la nuova misura potrebbe essere rafforzata soprattutto per i redditi al di sotto dei 23mila euro annui.

Queste misure coinvolgeranno esclusivamente i lavoratori dipendenti ma le partite IVA ed i lavoratori autonomi potranno ancora contare sulla Flat Tax, la cui soglia verrà alzata da 65mila euro annui ad 85mila euro annui. La manovra economica discussa costerà allo Stato ben 32 miliardi di euro, di cui 21 dedicati agli aiuti per il caro bollette.

A chi aumenterà lo stipendio nel 2023

Almeno da quanto è emerso dalla riunione della maggioranza, e dai profili social della Meloni, la nuova manovra potrà essere di 3 tipi differenti, ognuno dei quali apporterà maggiore beneficio ad una categoria di aziende e lavoratori in maniera più o meno evidente.

La prima ipotesi riguarda la semplice conferma di quanto già stabilito da Draghi nel 2022, ovvero il taglio contributivo del 2% per chi guadagna meno di 35mila euro. La seconda possibilità prevede l’aumento del taglio del cuneo al 3%, di cui una parte verrebbe destinata alle aziende ed alle imprese, non apportando quindi grandi cambiamenti sostanziali ai lavoratori.

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Il terzo scenario, quello più interessante, prevede l’aumento del taglio del cuneo fiscale di un altro punto, da aggiungere ai precedenti 2 già in vigore, destinato però solamente ai lavoratori dipendenti, aumentando gli stipendi in maniera più evidente.

Riguardo questo tema il Ministro dell’Economia Giorgetti ha affermato: “Volontà del governo è non solo finanziare la misura e quindi rinnovarla per il prossimo anno, ma anche aumentarla per i redditi più bassi dei lavoratori.”