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Finte email della banca: in pochi attimi ci svuotano il conto corrente!

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Nuovo attacco di Phishing per i correntisti di poste italiane e BPER banca.

La truffa si sta diffondendo fra i risparmiatori di Pesaro, ma non è escluso che il raggiro possa diffondersi in tutt’Italia.

Il raggiro consiste in una email falsa, a nome di BPER banca, attraverso la quale gli hacker si rivolgono ai clienti per dare una particolare notizia. Vediamo come riconoscere le email attraverso cui si consuma la truffa.

Ti stanno hackerando, ma a farlo è proprio chi ti avvisa

L’email che arriva contiene un avvertimento: è in corso un attacco informatico. Secondo gli hacker, questo attacco informatico punta a rubare tutti i soldi presenti sul conto, ma non è tutto.

Nel testo della mail si legge che, per evitare che avvenga il furto, bisognerà spostare l’importo residuo sui conti in quello del proprie carte prepagate.

Solo in seguito si potranno trasferire i fondi su un ulteriore deposito, dove i truffatori rassicurano che non si correrà il rischio di subire alcun attacco informatico.

Ecco come si compie la truffa

Una volta che il risparmiatore trasferirà i propri fondi dal conto alla prepagata, e infine sul “conto sicuro”, vedrà sparire i propri soldi in maniera istantanea.

Sono dieci le famiglie di Pesaro che hanno subito la truffa. In seguito al trasferimento dei soldi, i Pesaresi li hanno persi definitivamente.

In totale, il raggiro ha fruttato ai malviventi una somma di quasi 100.000 euro.

BPER è la banca che è stata presa maggiormente di mira, altre truffe del genere sono poi avvenute su conti BancoPosta e altri prodotti di Poste italiane.

Ulteriori dettagli sulla truffa

I titolari di un conto corrente ricevono le email in questione il venerdì pomeriggio.
In genere, in questo momento della giornata la banca è chiusa, e se in filiale non c’è nessuno, difficilmente si potrà parlare con un referente dell’istituto di credito.

Se si vorrà chiamare qualcuno, nel corpo della email si troverà un numero fasullo. Una volta chiamato, vi risponderà una gentile operatrice, che con tono incalzante vi indurrà a spostare i vostri soldi in fretta sulla prepagata, e poi sul conto offshore.

Gli hacker sfruttano questa situazione a loro vantaggio: i clienti della banca si fidano della email e dell’operatore al telefono, e i malviventi svuotano i conti con pochi click.

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Dopo aver descritto accuratamente il modus operandi degli hacker, si raccomanda di non cadere nel tranello. Se doveste caderci, non è ancora sicuro se gli istituti di credito siano disposti a tutelare chi è stato truffato.