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Vuoi una casa calda senza prosciugare il conto? Dai un’occhiata a queste alternative

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Di questi tempi avere una casa calda può essere un vero e proprio salasso. Per fortuna il mercato offre una serie di valide alternative che permettono di avere una casa calda a basso costo.

Con l’arrivo del freddo, l’attenzione delle famiglie italiane è rivolta in special modo al riscaldamento delle proprie abitazioni. Tuttavia, i forti rincari dei beni e servizi hanno causato anche il vertiginoso aumento dei costi per i riscaldamenti. E questo non solo per quanto riguarda i riscaldamenti a metano ma anche per i combustibili per stufe e camini.

Il legno ed il pellet hanno visto letteralmente triplicare il loro prezzo. Basti pensare che solo lo scorso aprile una sacchetta da 15 chilogrammi di pellet costava mediamente 5 euro. Mentre oggi, per la stessa quantità di pellet, si spende mediamente 12 euro. In più, il futuro non si prospetta certamente più roseo, per cui, in tanti cercano alternative più economiche per tenere al caldo le proprie case.

Fortunatamente, in special modo per le stufe a pellet, il mercato offre diverse possibilità che permettono di avere una casa calda senza necessariamente dover prosciugare il conto. Ecco alcune soluzioni che potrebbero esserti d’aiuto.

Casa calda low cost: le alternative salva euro

Negli ultimi anni, sempre più famiglie si sono affidate alle stufe a pellet per riscaldare le proprie abitazioni, come valida e più economica alternativa alle tradizionali caldaie a metano. Purtroppo, però, anche questo combustibile è stato investito dall’incessante impennata dei prezzi, vedendo in alcuni casi, addirittura triplicato il suo costo. Alla luce di questo, in molti si sono messi alla ricerca di alternative a basso costo per riscaldare le proprie abitazioni, senza necessariamente restare al verde.

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Fortunatamente, il mercato offre diverse possibilità da utilizzare per far funzionare una stufa a pellet. Tra i combustibili presenti in natura e che possono essere utilizzati in una stufa a pellet, ricordiamo: il cippatino di legno, il mais, il nocciolino di sansa, i noccioli tritati della frutta ed i gusci della frutta secca tritati. Con queste alternative, è possibile riscaldare casa con meno di 20 euro al quintale.

Insomma, utilizzare una biomassa alternativa al pellet potrebbe farti risparmiare davvero un bel gruzzoletto in euro. Chiaramente, sempre a patto che il dispositivo non sia stato realizzato per funzionare esclusivamente a pellet. Si perché, va specificato che non tutte le stufe a pellet sono compatibili con l’utilizzo di altre biomasse. Per cui, prima di fare qualsiasi tipo di prova, è sempre meglio effettuare una attenta verifica o magari consultare il proprio commerciante di fiducia.