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Pensioni minime aumenti in arrivo! Ecco cosa cambia

Pensioni minime
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L’innalzamento dei trattamenti pensionistici fino ad arrivare a 600 euro per tutte le pensioni minime è un progetto annunciato da Giorgia Meloni in fase di campagna elettorale.

La promessa si sta avverando almeno per un certo numero di persone che rispondono ai requisiti necessari per ottenere tale beneficio. Quali sono i requisiti e come fare per avere l’aumento della pensione minima mensile?

La quota mensile delle pensioni minime subiranno dei cambiamenti positivi nei prossimi mesi grazie a un aumento della cifra versata ogni mese alle persone anziane che ne hanno diritto. La manovra di Bilancio deve ancora essere approvata ma le indiscrezioni indicano che ciò avverrà una volta che gli emendamenti saranno messi a punto.

La manovra prevede che i trattamenti minimi usufruiranno di una rivalutazione dell’assegno mensile seguendo i cambiamenti dovuti all’inflazione. L’adeguamento delle pensioni minime, quindi, saranno del 8.7% pari al 120% rispetto alla percentuale finora applicata del 7,3%. L’importo viene innalzato raggiungendo i 570 euro piuttosto che 523 euro al mese.

Un aumento possibile grazie ai 210 milioni stanziati dal Governo per l’anno 2023, finanziando in questo modo il pagamento e la rivalutazione pensionistica. Si tratta di un adeguamento minimo, di circa 50 euro che certo non cambiano la vita ma è già un piccolo aiuto per i recettori delle pensioni minime. Da Palazzo Chigi si avverte che è solo una prima tappa verso l’obiettivo annunciato più volte di raggiungere una quota minima di 1000 euro per i trattamenti minimi prima che si concluda l’attuale legislatura.

Pensioni minime, cambia tutto per over 70 e Opzione donna

La maggioranza con Forza Italia in testa vorrebbe migliorare l’intervento dell’esecutivo con la manovra di bilancio. Si punta ad arrivare a 600 euro di pensione minima anche se non è possibile, al momento, dare a tutti questa cifra a causa delle ristrettezze economiche. Il Ministro del Tesoro ha comunicato che ci sono 400 milioni di euro a disposizione per effettuare i cambiamenti previsti per la legge di Bilancio 2023. Si tratta di una somma limitata da utilizzare nel migliore dei modi.

Si pensa alla concessione di ulteriori aumenti ai pensionati over 70 che presentano un Isee basso, un aiuto ai più fragili. Secondo i calcoli eseguiti, il Governo dovrebbe essere in grado di agevolare i pensionati maggiormente a rischio fornendo un aumento ulteriore a quelli già descritti. Restando in tema di previdenza sociale, non è ancora stato definita la cosiddetta Opzione donna.

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Si parla di un’eventuale proroga temporanea per qualche mese in quanto il costo di una proroga annuale costerebbe 110 milioni di euro allo Stato. L’idea è quella di prorogare per soli 6 mesi massimo 8 mesi, in modo da inserire la misura finanziaria dedicata al sesso femminile nella riforma pensionistica senza creare problematiche riguardo ai fondi disponibili. Attendiamo aggiornamenti in merito all’Opzione donna e pensioni minime.