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Saldo IMU 2022: rischiano grosso i proprietari di immobili insolventi, ma si può rimediare

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I proprietari di immobili che non hanno provveduto al pagamento del saldo IMU 2022 entro il 16 dicembre, rischiano grosso. Tuttavia, un modo per rimediare c’è, ecco di cosa si tratta.

Lo scorso 16 dicembre era il termine ultimo per il versamento del saldo IMU 2022, ovvero, l’Imposta Municipale Propria. Questo tributo, istituito dal governo Monti nella manovra Salva Italia del 2011, è dovuto da chi possiede un immobile. Nello specifico, l’IMU è dovuta da chi possiede fabbricati diversi dall’abitazione principale, aree fabbricabili, abitazioni principali signorili e terreni agricoli. La tassa IMU viene pagata attraverso il modello F24 e può essere corrisposta in un’unica rata in scadenza al 16 giugno, oppure, in due rate pari al 50% dell’imposta annua, da corrispondere rispettivamente in data 16 giugno (versamento acconto) e 16 dicembre (versamento saldo).

Per cui, di recente, è scaduto il termine ultimo per il versamento del saldo IMU 2022. Ma cosa succede a chi per dimenticanza o per mancanza di liquidità, non ha provveduto al pagamento entro il 16 dicembre?

Mancato pagamento saldo IMU 2022: si può rimediare

In caso di mancato pagamento entro i termini, del saldo IMU 2022 è possibile evitare l’applicazione delle sanzioni. Come? Avvalendosi del cosiddetto ravvedimento operoso. In questo caso, si può beneficiare di sanzioni ridotte a seconda del tempo impiegato per regolarizzare la propria posizione. In altre parole, le sanzioni sono tanto più ridotte quanto prima si effettua il pagamento.

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La soluzione più conveniente sarebbe corrispondere il pagamento della tassa IMU entro i primi 14 giorni dalla scadenza. Infatti, in questo caso verrebbe applicata una sanzione pari allo 0,10% per ogni giorno di ritardo. Superato il 14 giorno le sanzioni si inaspriscono gradualmente arrivando all’1,5% se la regolarizzazione avviene dal 15° al 30° giorno dalla scadenza. All’1,67% dell’imposta, nel caso di pagamento tra il 31° ed il 90° giorno dalla scadenza. Le sanzioni salgono al 3,75% superato il 90° giorno ma comunque, entro il termine di presentazione della dichiarazione IMU riferita all’anno d’imposta 2022. Viene applicata una sanzione pari al 4,29%, nel caso in cui la regolarizzazione dovesse avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione IMU riferita all’anno d’imposta 2022. La percentuale sull’imposta sale al 5%, qualora la regolarizzazione fosse oltre il termine di presentazione della dichiarazione IMU riferita all’anno d’imposta 2022. Ed infine, al 6%, in caso di regolarizzazione successiva alla constatazione della violazione ai sensi dell’art. 24 della Legge 7 gennaio 1929, n.4.

Insomma, meglio affrettarsi a regolarizzare la propria posizione e versare il prima possibile le somme dovute al Comune.