Home » Pellet di qualità, non farti fregare: puoi riconoscerlo solo così

Pellet di qualità, non farti fregare: puoi riconoscerlo solo così

pellet riconoscere qualità
solofinanza.it

Negli ultimi mesi il prezzo del pellet è cresciuto a dismisura, raggiungendo costi così alti da diventare quasi insostenibili, dando vita a truffe e alla compravendita di combustibile di bassa qualità.

Saper riconoscere il pellet di alta qualità non solo riesce a far risparmiare nel lungo periodo, ma evita anche di inquinare l’ambiente circostante, permettendo alle persone di ricevere inoltre un’enorme efficienza riscaldante, utile durante i freddi inverni.

Anche se il pellet è sostanzialmente un prodotto ottenuto dagli scarti di lavorazione del legname non si può di certo pensare che la qualità sia sempre uguale, infatti ci sono tantissimi fattori che incidono su questo aspetto, che sia il tipo di legno, il processo di produzione, il trasporto e persino la provenienza. Tutti questi aspetti possono distinguere facilmente un prodotto eccezionale da uno pessimo.

Per capire quale pellet sia più vantaggioso acquistare è bene quindi considerare più aspetti, la prima cosa da sapere tuttavia è che per produrre il pellet si può seguire un solo processo di pellettizzazione, imposto sia dalla comunità europea che dall’ISO (EN 14961-1, EN 14961-2 e EN 14961-6, ISO/DIS 17225-1, ISO/DIS 17225-2 e ISO/DIS 17225-6.

La prima caratteristica da valutare e conoscere, nel momento in cui si intende acquistare del pellet è la presenza di additivi, infatti il materiale deve esserne sprovvisto completamente per avere la sicurezza di bruciare un materiale assolutamente non nocivo per la propria salute.

Come riconoscere il pellet di buona qualità

La proveniente è un’ulteriore dato molto importante che incide sulla qualità del pellet in maniera evidente dato che, controllando questo dato è possibile evitare di incentivare ed alimentare il mercato nero del legname che, specialmente nell’Est Europa, contribuisce all’abbattimento abusivo degli alberi e produce un maggiore inquinamento tra produzione e trasporto.

pellet di buona qualità
freepik

Anche la materia prima ha una forte importanza nel determinare la qualità del pellet dato che il combustibile può essere prodotto utilizzando la segatura o direttamente il legno degli alberi, il quale può essere decortecciato o comprensivo di corteccia, aspetto che potrebbe ridurre la resa riscaldante del pellet.

Un ultimo aspetto da valutare attentamente è la presenza di residui post combustione. Questo dato viene fornito direttamente nella scheda del prodotto che si sta per acquistare, la quale va analizzata attentamente prima di procedere al completamento del pagamento dato che potrebbe rivelare dei dati non proprio ottimali. Il residuo di combustione di un buon pellet ad esempio deve essere inferiore all’1% di cui:

  • 0,02% circa di cloro
  • 0.01% di zolfo