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Cassette di sicurezza controllate dall’UE, attenzione a cosa si deposita

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Per contrastare le attività illegali l’Europa tramite l’ausilio delle Autorità competenti sta intensificando i controlli anche sui dati delle cassette di sicurezza, prevenendo tra le altre cose il riciclaggio di denaro.

Le novità che trapelano dall’UE di sicuro non piaceranno proprio a tutti, tuttavia le verifiche sulle cassette di sicurezza potranno garantire la massima sicurezza in tanti paesi che fanno parte dell’Unione, grazie al lavoro delle UIF.

Le cassette di sicurezza sono un sistema di sicurezza offerto dagli istituti di credito e funzionano in maniera molto semplice, infatti il contenuto potrà essere gestito dal titolare in piena autonomia, ed è libero di cambiare il contenuto della stessa così da mettere al sicuro i beni più preziosi mantenendo un alto livello di privacy.

Per ottenere una cassetta di sicurezza è sufficiente disporre di un conto corrente attivo nell’istituto di credito in cui si sceglie di aprirne una, il quale farà firmare un contratto con cui si potrà “affittare” lo spazio di deposito che varia in base al canone di locazione scelto. Il prezzo si può aggirare da 50 a 200 euro, ma può variare da banca a banca, così come cambiano anche le garanzie offerte al proprietario del conto.

Una volta ottenuta la cassetta di sicurezza potranno essere depositati contanti, oggetti di valore sia affettivo che economico, monete da investimento, gioielli ed anche titoli. Il contenuto rimane noto sempre e solo al cliente della banca ma qualora i pagamenti legati alla sua gestione non vengano pagati si potrà procedere con l’apertura forzata in presenta di un notaio.

Perché sono aumentati i controlli su cassette di sicurezza e conti correnti

Proprio a causa dell’elevatissima privacy garantita dalle banche, l’Unione Europea ha disposto che i dati dei conti correnti e delle cassette di sicurezza di tutti verranno presto controllati dalle UIF, le quali potranno conoscere le informazioni dei titolari di questi servizi di ben 27 paesi facenti parte dell’Unione che hanno aderito al nuovo regolamento dell’antiriciclaggio di denaro chiamato Amld6.

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Quando questo regolamento sarà attivo tutte le informazioni verranno immagazzinate nei registri dei conti bancari che però saranno consultabili in via non filtrata solamente dalle autorità competenti, le quali potranno accedere ai dati completi dei proprietari di conti e cassette di sicurezza, così da rilevare irregolarità o situazioni particolarmente sospette.

Nello stesso regolamento è stato anche introdotto il tetto massimo di 10mila euro con cui è possibile pagare in contanti, regolando così tutti quei paesi che non dispongono di un limite interno.