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Bonus 90% per villette e condomini, come funziona e a chi spetta

bonus 110% cambiato
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Il Bonus 110% cambia faccia e diventa ufficialmente Bonus 90%, esattamente come previsto nella Legge di Bilancio, approvata durante le festività natalizie del 2022.

I cambiamenti inseriti nel testo del Bilancio lasciano tuttavia spazio ad alcune categorie selezionate che non sono riuscite a completare i lavori di ristrutturazione entro il termine previsto del 31 Dicembre 2022.

Il Bonus 110% era stato voluto fortemente dal precedente Governo e trova posto nel Decreto Rilancio messo in atto nel 18 Luglio 2020, con il quale si cercava di far ripartire l’Italia contenendo gli effetti devastanti della crisi economica causata dalla pandemia del Covid19. Le risorse messe a disposizione nel 2020 ammontavano a 55 miliardi e la manovra è stata prorogata senza sostanziali modifiche fino al 2021.

Questa agevolazione è stata da sempre al centro dell’attenzione, insieme ad altri temi importanti come il Reddito di Cittadinanza o le pensioni, del Governo di centrodestra, il quale si è messo al lavoro subito dopo le elezioni per effettuare le variazioni utili al bonus, sfruttando i fondi risparmiati per riuscire ad attuare altre misure dal carattere emergenziale e strutturale che accompagneranno la Nazione almeno per tutto il 2023.

La più grande novità che riguarda il Bonus 110% riguarda la riduzione della aliquota che viene stabilita al 90%, abbassando quindi la detrazione sulle spese sostenute per ristrutturare condomini e villette al fine di migliorarne l’efficienza energetica. Questi interventi possono includere l’acquisto e l’installazione di pannelli solari o impianti fotovoltaici, l’installazione di sistemi di ricarica per veicoli elettrici o, tra gli altri, gli interventi antisismici.

Come cambia il Bonus 110% nel 2023

I destinatari di questo bonus sono le famiglie che hanno un quoziente familiare non superiore a 15mila euro. Il quoziente familiare è un’altra grande novità che progressivamente andrà ad eliminare l’ISEE e consiste in un nuovo metodo per calcolare tasse ed agevolazioni da assegnare alle famiglie.

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Il bonus può essere richiesto da cooperative di abitazione a proprietà condivisa, onlus, associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale o società sportive dilettantistiche. I lavori che sono compresi dal bonus possono essere trainanti o trainati, nel primo caso i lavori devono modificare sostanzialmente l’efficienza energetica della casa, nel secondo caso invece, per essere ritenuti validi, devono essere necessariamente collegati ai primi.

La detrazione può essere goduta in 5 quote annuali durante il processo di dichiarazione dei redditi oppure tramite lo sconto in fattura proposto dai fornitori, il quale corrisponde essenzialmente in un anticipo del contributo. In entrambi i casi gli unici immobili che possono beneficiare del Bonus 90% sono i condomini e le villette.