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Furti in negozio, ora colpiscono anche con l’ipnosi: come riconoscerli

furti negozio
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Chi ha un’attività o lavora in cassa come dipendente sa che i tentativi di truffa e furti sono all’ordine del giorno e bisogna prestare attenzione ad ogni particolare ma in pochi conoscono questa tecnica.

Sfortunatamente i truffatori cercano modi sempre nuovi per riuscire nei loro intenti ed in questo caso le tecniche  messe in atto dai ladri sono davvero subdole ed in grado di confondere molte persone, soprattutto in situazioni particolarmente stressanti.

Recentemente sono stati riportati dei fatti di cronaca piuttosto particolari, in cui le persone addette alle casse di negozi o delle attività hanno denunciato di essere stati vittime di tecniche di ipnosi da parte dei truffatori con le quali hanno creato disagi e situazioni molto spiacevoli.

Le stesse modalità dei furti avvenuti alle attività sono stati in alcuni casi riscontrati anche nei furti all’interno delle case, soprattutto di persone anziane o particolarmente suscettibili. In molti hanno dato colpa all’ipnosi, una condizione simile al sonno che viene provocata in maniera artificiale dal truffatore al fine di derubare quanti più beni preziosi e denaro possibile, lasciando la vittima all’oscuro di tutto.

Benché il dito di tutti sia puntato contro questa tecnica è molto più probabile che i malcapitati siano stati semplicemente raggirati da persone con un’abilità persuasiva molto potente e con una profonda conoscenza dell’arte manipolatoria, che viene usata in questo caso per scopi illegali ed immorali.

Come avvengono i furti con le tecniche di confusione

Il web è pieno di esperienze e notizie riguardo i tipi di truffa legati alla confusione, esistono anche dei video in cui queste tecniche vengono mostrate al fine di rendere le persone più consapevoli. Una delle truffe più conosciute è quelle dello scambio di banconota al momento del pagamento, in cui alla fine il ladro riesce a convincere l’addetto alla cassa di aver pagato con una banconota diversa e di aver diritto ad un resto più alto.

furti ipnosi in cassa
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In questo caso il ladro, arrivato in cassa con un oggetto da acquistare, comincia a confondere l’addetto alla cassa approfittando della sua gentilezza e della sua posizione in un momento magari particolarmente stressante del turno, come ad esempio poco prima della chiusura o quando c’è molto movimento in negozio. Prima di pagare il truffatore prende una banconota di alto valore e lo mette sul banco e, senza lasciarla, chiede un’informazione banale che fa distrarre il dipendente giusto il tempo per cambiare banconota con una più piccola.

A questo punto il cassiere darà il resto corretto e verrà poi redarguito dal truffatore che lo convincerà dell’errore di aver dato un resto più basso di quanto dovuto. Per evitare questo genere di truffe è sempre bene tenere attentamente gli occhi sul denaro con cui la persona intende pagare e di non unire mai le banconote con quelle presenti nella cassa fino a transazione compiuta.