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Allarme maremoto in Italia, quanto può essere pericoloso questo fenomeno

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Si sente spesso parlare di maremoto, ma non tutti sanno quanto può essere pericoloso questo fenomeno. Scopriamolo di seguito.

Il maremoto, conosciuto anche come tsunami, consiste in un veloce spostamento di una massa d’acqua di grandi dimensioni. Le onde di uno tsunami sono riconoscibili dal fatto che, a differenza delle comuni onde che muovono solo la parte superficiale dell’acqua, muovono l’acqua dal fondale alla superficie. Per tale ragione, impattano la terraferma con una forza notevole e sono capaci di percorrere anche grandi distanze.

Nei casi più gravi, può verificarsi una specie di muro di acqua che abbattendosi sulla costa provoca una inondazione. Altre volte, si può presentare un rapido innalzamento del livello del mare. Talvolta, l’onda di maremoto può essere preceduta da un momentaneo ed improvviso ritiro delle acque e parte in mare aperto con un’altezza che non supera il metro, infatti, le onde non si notano al largo.

Tuttavia, quando raggiungono la costa, possono avere dimensioni spaventose ed arrivare a superare i 30 metri d’altezza. Ma cosa provoca questo pericoloso fenomeno?

Allarme maremoto: le cause

I maremoti sono fenomeni incredibilmente spaventosi e molto pericolosi. Ma quali sono le cause del maremoto? Un’enorme spostamento d’acqua come lo tsunami può essere causato da un forte terremoto con epicentro in mare, da frane costiere o sottomarine oppure in seguito ad un’attività vulcanica in mare o nei pressi della costa.

Un terremoto con epicentro in mare, provoca un brusco sollevamento del fondale. Di conseguenza, la massa d’acqua perde equilibrio e si mette in moto. Come abbiamo anticipato, le onde a largo non hanno dimensioni particolarmente grandi, tuttavia, man mano che si avvicinano alla costa aumentano in altezza, arrivando in qualche caso anche a superare i 30 metri. Quando uno tsunami è causato da una frana ha meno potenza, rispetto a quello causato da un terremoto. Ad ogni modo, risulta molto pericoloso, in particolar modo, per le aree circostanti. Infine, i maremoti possono avere un’origine vulcanica, ovvero, possono essere provocati da una violenta esplosione vulcanica, oppure, in seguito all’impatto di meteoriti. In quest’ultimo caso, si tratta di eventi piuttosto rari, ma che possono provocare onde alte anche 40 metri.

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Purtroppo, nel nostro Paese l’allerta tsunami è sempre molto alto, essendo l’Italia da sempre interessata da questi fenomeni. Basti pensare che dal 79 d.C. ad oggi sono stati registrati 72 maremoti, per la maggior parte di debole intensità, ma altri anche distruttivi. Le coste italiane maggiormente a rischio sono quelle dello Stretto di Messina, della Sicilia Orientale, della Calabria, del Gargano e della Liguria.